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Sassari, macelleria “bengalese” nel mirino dei Nas

di Gianni Bazzoni
Sassari, macelleria “bengalese”  nel mirino dei Nas

Blitz dei carabinieri nella rivendita di carne gestita da stranieri in corso Vittorio Emanuele. Nel negozio trovata mezza pecora macellata in cattivo stato di conservazione

27 agosto 2015
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SASSARI. Blitz dei carabinieri del Nas, ieri mattina, in una macelleria del corso Vittorio Emanuele (al numero 121) gestita da cittadini originari del Bangladesh. L’operazione ha permesso di accertare la presenza di carni in cattivo stato di conservazione e l’esercizio è stato chiuso per tutta la durata degli accertamenti. I militari hanno poi inviato le segnalazioni alle autorità competenti per verificare la regolarità delle autorizzazioni sanitarie e commerciali che interesseranno anche gli uffici comunali.

In precedenza, qualche tempo fa, lo stesso esercizio commerciale era stato visitato anche dagli ispettori dell’Azienda sanitaria locale che avevano rilevato irregolarità e disposto una serie di prescrizioni necessarie per consentire lo svolgimento dell’attività.

La macelleria aveva chiuso per qualche periodo e - da poco - aveva riaperto. Ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni erano arrivate diverse segnalazioni da parte di cittadini e residenti della zona del centro storico, e ieri mattina i militari hanno eseguito i controlli. All’operazione hanno partecipato anche i colleghi del nucleo radiomobile e i moticiclisti della compagnia di Sassari.

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L’attività di verifica è andata avanti per quasi due ore e - anche durante l’ispezione - nella macelleria si sono presentati clienti (non solo connazionali dei titolari ma anche qualche sassarese) per acquistare carne, soprattutto di pecora.

Durante gli accertamenti, i carabinieri del Nas hanno anche scoperto la metà di una pecora macellata e in cattivo stato di conservazione, che emanava una puzza insopportabile. Le indagini avviate nella mattinata di ieri dovranno anche chiarire la regolarità delle posizioni individuali delle persone presenti nella macelleria al momento dell’arrivo dei carabinieri. Per questo sarà coinvolto anche l’Ufficio stranieri della questura.

Per gli altri aspetti, il Nas si confronterà ora con gli uffici amministrativi del Comune e con quelli dell’Azienda sanitaria locale. Sviluppi sono in corso anche per quanto concerne la provenienza delle carni, le macellazioni e gli altri aspetti conseguenti.

Una parte degli accertamenti è rivolta anche a capire se in occasione della riapertura della macelleria sono state rispettate le prescrizioni indicate dagli ispettori dell’Azienda sanitaria locale che - secondo quanto acquisito dal Nas - si erano occupati della vicenda.

 

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