La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari-Alghero: in settembre il primo treno da 25 minuti e 200 posti

di Pinuccio Saba
La classica littorina con la livrea delle Fds
La classica littorina con la livrea delle Fds

Con le vecchie littorine troppi disagi per i viaggiatori: si sta stretti e il percorso dura 40 minuti. Roggero (Fds): «In arrivo diesel elettrici di fabbricazione svizzera»

23 agosto 2015
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SASSARI. Il trenino che collega Sassari con Alghero in queste settimane è stato preso d’assalto da centinaia di viaggiatori. Un assalto che le vecchie littorine non riescono proprio a sopportare. Né in termini di quantità (di viaggiatori trasportati) né di qualità.

Tanto che i turisti hanno fatto sentire la loro protesta visto che viaggiare 40 minuti, in un centinaio di persone, stipati come sardine e senza aria condizionata non è il massimo del comfort. «Sì, è una situazione che conosciamo anche troppo bene, ma il parco macchine è quello che è noi dobbiamo fare i miracoli per servire la provincia di Sassari».

Non si nasconde dietro scuse banali Giuseppe Roggero, direttore del distaccamento delle Ferrovie della Sardegna di Sassari, ora definitivamente inglobate dall’Arst.

Con sei “automotrici” deve coprire le tratte fra Sassari e Alghero (24 al giorno), Sassari e Sorso (30) e le tratte della Gallura. «E sono macchine vecchie, littorine o quasi – spiega Roggero –. Nel 1958 sono sbarcate a Palau e da allora non abbiamo avuto altre macchine. L’officina, il personale, fa miracoli per farle viaggiare regolarmente. Ma non è sempre facile: i pezzi di ricambio cominciano a scarseggiare e questo significa tempi di attesa più lunghi. Se poi si considera che i motori sono stati sostituiti nel 1980 (da sovralimentati ad alimentazione normale) è facile capire quali sono le difficoltà alle quali andiamo incontro quasi quotidianamente».

Ma Giuseppe Roggero non dispera di riuscire a migliorare il servizio. Anche in tempi brevi. «Sì, entro quest’anno dobbiamo ricevere quattro nuove macchine – dice il direttore delle Fds di Sassari –, la prima dovrebbe arrivare a settembre. Sono diesel elettrici, di fabbricazione svizzera con una capacità doppia delle vecchie littorine, 200 posti (seduti e in piedi) invece degli attuali 99. Con le nuove macchine che assomigliano molto ai Sirio, inoltre, copriremo la tratta per Alghero in 25 minuti, invece degli attuali 40. E con l’aria condizionata. L’unica incognita è relativa alla burocrazia, ma sono macchine che già operano in Calabria per cui non ci dovrebbero essere problemi».

Giuseppe Roggero è fiducioso anche se deve fare i conti con la penuria di mezzi. «Non è facile, pensi che alcuni vagoni che utilizziamo sulla tratta per Sorso risalgono al 1930 – aggiunge –. Certo, li abbiamo ammodernati, abbiamo imbottito i vecchi sedili in legno, ma sempre di vagoni del 1930 stiamo parlando».

Mezzi che sono l’ideale per il trenino Verde, come ammette Roggero, ma che con il Trasporto Pubblico Locale moderno hanno poco a che fare. E anche il Trenino Verde deve fare i conti con la mancanza di risorse, visto che la vecchia vaporiera è ferma in officina da quasi dieci anni per la rottura della caldaia. La tratta per Alghero è quindi destinata a essere migliorata e potenziata «e potremmo fare di meglio se il treno arrivasse fino al porto, o almeno all’imboccatura – conclude Roggero –. Ora con il tempo che si impiega ad arrivare alla stazione, in auto si arriva a Olmedo».

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