La Nuova Sardegna

Sassari

Corsi d’acqua, 2 milioni per il Sassarese

di Salvatore Santoni
Corsi d’acqua, 2 milioni per il Sassarese

Pioggia di finanziamenti dalla Regione per gli interventi di manutenzione: ventinove i paesi destinatari dei contributi

17 agosto 2015
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SASSARI. Oltre due milioni e 350mila euro. È l’entità della pioggia di finanziamenti stanziati nei giorni scorsi dalla Regione per gli interventi di manutenzione dei corsi d’acqua e di mitigazione del rischio idrogeologico dei bacini idrografici del Sassarese. Ventinove i Comuni che beneficiano dei contributi straordinari che verranno erogati al più presto per consentire la pulizia prima della stagione delle piogge. Alla Provincia di Sassari sono stati assegnati ulteriori 823mila euro per interventi che ricadono nei territori di Sorso, Sassari, Alghero, Porto Torres e Usini. La delibera è stata adottata dall’esecutivo regionale il 5 agosto su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda.

La Provincia. Gli interventi (oltre 823mila euro di lavori) posti in capo all’ente Provincia di Sassari sono cinque: sul rio Mannu a Porto Torres (276mila euro); sul fiume Silis a Sorso (96mila); il rio d’Ottava a Sassari (quasi 149mila); il rio Filibertu ad Alghero (55mila); e, infine, lungo il rio Mascari (72mila). Per un totale di quasi 650mila euro di lavori, ai quali sommano altri 174mila euro di “premialità”, assegnata in base alla popolazione (5702 abitanti) ricadente in aree di pericolosità idraulica elevata e molto elevata (Hi3 e Hi4).

I Comuni. Il provvedimento dell’esecutivo regionale comprende 29 enti locali del Sassarese che beneficeranno complessivamente di oltre 1,5 milioni di euro. La tabella vede in testa il Comune di Sorso con un contributo accordato di circa 190mila euro. A seguire Bono, con oltre 112mila, e Sennori con 94mila. Il Comune di Castelsardo conta 258 abitanti nelle zone ad alto rischio classificate come Hi3 e Hi4: porta a casa quasi 47mila euro – a fronte dei 100mila richiesti dalla municipalità – che serviranno per sistemare il rio Lu Bagnu e il rio Lu Pozzu. Il piccolo Comune di Esporlatu (circa 400 abitanti) porta a casa 93mila euro utili per mettere in sicurezza il Furria e il Mulinu. I 112mila euro stanziati per il Comune di Bono verranno utilizzati sui corsi d’acqua Uschi, Mulinu, Biccole e Montrigori. La fetta di finanziamenti più grossa arriva in Romangia. Al Comune di Sorso vengono finanziati gli interventi sui Canimalu, Pedras de Fogu, Pedrugnanu, Funtana Giorra, Badde Caddozza, Buddi Buddi, Tres Montes e Badde Pira: oltre 190mila euro in tutto. Inoltre, il Comune di Sennori può contare su oltre 94mila euro per tenere in ordine i rii Pedrugnanu, Pedras de Fogu, de su Golfu, i corsi d’acqua della valle di Careddu, della valle “Margherida” e quello che si sviluppa in località “Sa Carruba”.

La ricognizione. La raccolta dei dati, avviata dalla Regione nei mesi scorsi con un avviso sul sito internet regionale, ha evidenziato un’esigenza diffusa di messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Sono pervenute 515 proposte, pari a oltre 1300 chilometri di reticolo idrografico per richieste complessive di oltre 90 milioni di euro.

I finanziamenti. «L’attività di manutenzione del reticolo idrografico, sia naturale che artificiale, riveste massima importanza per la sicurezza delle popolazioni e dei territori», si legge nel testo della delibera di giunta regionale numero 39/13 del 5 agosto 2015. E infatti, una delle principali cause di pericolosità per i fenomeni di allagamento è la scarsa manutenzione idraulica: il 32 per cento dei casi (fonte Pai regionale). Numeri che evidenziano come il rischio di piena risulti un pericolo indotto da una scarsa attenzione ai corsi d’acqua e alle loro aree di pertinenze, invece che un evento infarcito di aleatorietà, come spesso si è portati a pensare. La legge regionale 9/2006, in tema di funzioni in carico agli enti locali, ha conferito alle comunità ulteriori compiti, tra cui quelli relativi agli interventi di difesa del suolo e prevenzione del rischio di frana e/o idrogeologico, e anche la pulizia e la manutenzione dei corsi d’acqua.

Da parte sua, la Regione ha deciso di aiutare le comunità arginando la cronica carenza di risorse.

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