La Nuova Sardegna

Sassari

Consorzio di bonifica, approvato il bilancio: l’attivo è di 3,8 milioni

di Barbara Mastino
Consorzio di bonifica, approvato il bilancio: l’attivo è di 3,8 milioni

Risultati soddisfacenti per la gestione commissariale 2014 Il presidente Diego Pinna: «Il nostro ente è tra più virtuosi»

06 agosto 2015
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OZIERI. Un saldo attivo di quasi 3,8 milioni di euro per il bilancio consuntivo del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna. Il rendiconto è stato approvato nei giorni scorsi quasi all’unanimità dall’assemblea dei delegati (con l’unica astensione del consigliere Bastianino Manchia), che ha preso atto della positività della scrittura contabile che registra i risultati della gestione commissariale conclusasi alla fine dello scorso anno. Anno terminato con le elezioni consortili, che hanno avuto come risultato l’elezione a presidente dell’imprenditore agricolo Diego Pinna. A lui è stata affidata la relazione introduttiva al rendiconto, dalla quale sono emerse le difficoltà affrontate ma anche la positività del bilancio 2014.

L’avanzo di amministrazione ammonta a 3.766.584,96 euro a valere su un giro d’affari pari a circa 15 milioni di euro. Il tutto nonostante i crediti vantati (vedi box) e il mancato aumento dei ruoli (ovvero del costo dell’acqua pagato dai consorziati) che come ha spiegato Pinna «nei ruoli codici 630 - 642 e 750 si è attestato fino a oggi costantemente al disotto della soglia dei duecento euro per ettaro, cosa che fa distinguere il Consorzio del Nord tra i più virtuosi dell’intera regione.

Tutto ciò a riprova del fatto che la gestione dell’ente - come ha evidenziato ancora Pinna nella sua relazione - pur improntata su criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza, non può non essere accompagnata dalla costante compensazione dei contributi regionali, alla cui importante riduzione, per l’anno di riferimento, non si è potuto dare compensazione, neppure con evidente riduzione dei costi di manutenzione». Un trend positivo che ha dato ossigeno al bilancio è stato l’aumento della superficie irrigata, contenuto ma comunque importante in un periodo di crisi del settore agricolo: una tendenza che si vuole incrementare ulteriormente, come ha spiegato il presidente, «con misure volte a incentivare gli imprenditori agricoli all’utilizzo di una risorsa importante quale è l’acqua ed estendendo le reti consorti nei Comuni che ne hanno fatto richiesta, purché queste siano realmente motivate e accompagnate da un concreta manifestazione di interesse».

Tanti gli obiettivi della gestione futura: sopprimere il problema dell’evasione registrato nelle zone della bassa del Coghinas e di Perfugas, dove sono in fase di ultimazione e di installazione i contatori; realizzare e gestire impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, anche in deroga al limite dell’autoconsumo, per abbattere i ruoli a carico dei consorziati (l’iter è già stato avviato); ridurre ulteriormente i costi fissi, anche incrementando le azioni già avviate di una migliore gestione delle risorse umane (impiegati e operai) con mutamenti nell’orario e nei carichi di lavoro e trovando un’altra sede per sostituire quella attuale, troppo costosa. Da rivedere anche la gestione della diga di Pattada, mentre si chiede alla Regione di applicare le direttive sulle premialità per i Consorzi “virtuosi” come è appunto quello del Nord Sardegna.

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