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Campus a Sassari, il Tar rinvia il giudizio sull'area di Piandanna

Un rendering del progetto campus di Piandanna
Un rendering del progetto campus di Piandanna

Il tribunale amministrativo regionale si pronuncerà a novembre sul ricorso promosso dai proprietari del terreni

01 agosto 2015
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[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.11858622:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2015/07/30/news/sassari-l-ersu-niente-campus-nella-caserma-1.11858622]]SASSARI. Il Tar Sardegna deciderà il 25 novembre prossimo sul ricorso promosso dai proprietari dei terreni di via Piandanna a Sassari per ottenere l’annullamento della determina con cui l’Ersu ha deciso di non aggiudicare l’area per realizzare il campus universitario. Non hanno ottenuto la sospensiva gli eredi Satta-Branca e le famiglie Clemente-Segni, prime in graduatoria dopo la gara bandita dall’Ente il 13 giugno 2004, che avevano impugnato la determina con cui il 21 maggio scorso il direttore generale Maria Assunta Serra ha deciso di non ratificarla.

«Nessuna offerta presente nella graduatoria provvisoria risulta conveniente o idonea alla realizzazione del campus di 500 posti letto secondo i tempi imposti dal Cipe», per la perdita dei finanziamenti, aveva rilevato l’Ersu di Sassari. L’area di via Piandanna avrebbe potuto acquisire le caratteristiche urbanistiche idonee solo se il consiglio comunale di Sassari avesse approvato una variante urbanistica. Secondo i suoi avvocati, l’Ente potrà, quindi, portare avanti e concludere la procedura avviata.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.11852781:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2015/07/29/news/campus-nell-ex-caserma-la-regione-e-d-accordo-1.11852781]]

Con una delibera approvata il 28 luglio scorso, la Giunta regionale ha riprogrammato le risorse del Fondo sociale europeo 2007-2013 per uno studentato diffuso nel centro di Sassari per un totale di 23,5 milioni di euro, articolato in due stralci: il primo prevede la ristrutturazione dell’ex Fondazione Brigata Sassari, destinata a ospitare 75 posti letto e servizi accessori, con il cofinanziamento di 3 milioni di euro; il secondo prospetta una nuova residenza nell’area di San Lorenzo, di proprietà dell’Università, con 290 posti letto e servizi accessori, per un costo di 20,5 milioni di euro. Si arriverebbe così a 365 posti letto.

Ma la delibera conferma anche l’impegno della Giunta, per completare l’originaria dotazione di circa 500 posti letto, di realizzare un altro studentato a Sassari, con risorse del Fondo di sviluppo e coesione della programmazione 2014-2020, in base a quanto emergerà dal confronto tra Ersu, Università e Comune. Nei prossimi giorni - fa sapere l’Ente per il diritto allo studio - le tre istituzione perfezioneranno un’intesa che, oltre l’area di San Lorenzo, stabilirà l’acquisizione anche del Brefotrofio di via delle Croci e della Caserma Lamarmora, non appena la Regione troverà le risorse.

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