La Nuova Sardegna

Sassari

Il segretario del Pd: «Rimpasto in giunta? Lo decide il partito»

di Vincenzo Garofalo
Il segretario del Pd: «Rimpasto in giunta? Lo decide il partito»

Pinna frena: «Non possono esistere accordi al di fuori E anche il gruppo consiliare sia coinvolto nelle scelte»

31 luglio 2015
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SASSARI. Frena sul rimpasto della giunta comunale, rinnova l’invito al sindaco a un maggiore coinvolgimento del Consiglio nelle scelte amministrative e rivendica il ruolo del partito nelle scelte politiche di Palazzo Ducale. Dopo anni di latitanza, la segreteria cittadina del Pd prova a far sentire il suo peso su chi amministra la città lanciando moniti e suggerimenti.

A partire dalla ventilata revisione della giunta Sanna e dallo scontro che si è consumato in consiglio comunale sul bilancio fra il sindaco e la sua maggioranza. Un rovente dibattito durante il quale Nicola Sanna ha lanciato segnali di pace al gruppo Pd che lo aveva appena contestato aspramente, e ha lasciato intendere che l’accordo sul rimpasto in giunta, non solo è possibile, ma anche molto vicino.

«Il confronto interno al partito per arrivare alle modifiche della giunta comunale non è affatto finito. E ogni mattoncino deve passare per il gruppo consiliare e per la direzione del partito. Non possono esistere accordi o soluzioni al di fuori di questi due organismi», chiarisce subito il segretario cittadino del Pd sassarese, Fabio Pinna.

Da un anno è in corso un braccio di ferro fra il sindaco Nicola Sanna e il gruppo consiliare del suo stesso partito, che rappresenta la maggioranza delle tessere di via Mazzini. Ci sono tre assessori con la valigia in mano (Fantato, Polano e Taras) e i tre sostituti impossibili da trovare: «Il rilancio dell’amministrazione comunale non può essere relegato a un rimpasto e a tre nomi da inserire in giunta», precisa Pinna. «Quando il sindaco è stato eletto, più di un anno fa, è stato eletto con l’impegno di tutto il partito. Poi sono sorti dei problemi di agibilità politica, di condivisione e di equa rappresentanza», continua.

«Bisogna trovare un punto d’incontro, perché il Pd non è un monolite, ma è composto da diverse anime. Prima si chiamavano correnti, io le chiamerei sensibilità. Nessuna lobby ma realtà che all’interno del partito devono contare in proporzione alla massa che rappresentano», spiega il segretario cittadino.

«La fiducia nel sindaco non è in discussione, non lo è mai stata. Nicola Sanna è il nostro sindaco, e proprio perché è il sindaco del Pd, per poter rilanciare l’azione amministrativa del Comune sono necessari alcuni accorgimenti», afferma Fabio Pinna.

Accorgimenti, o riequilibrio della giunta, che non può prescindere dalla scelta dei nuovi assessori secondo una lista di papabili che vede fra i tanti nomi anche quello dello stesso Pinna: «Non è una problema di nomi, ne sono stati fatti tanti, compreso il mio; per adesso sono il segretario cittadino e vorrei continuare a svolgere il mio ruolo. È una questione di metodi. Bisogna cambiare registro puntando su una vera condivisione e un reale coinvolgimento. Solo così si potrà fare il bene della città e attuare il programma di governo con cui il sindaco, il Pd e l’intera coalizione di centrosinistra hanno vinto le elezioni un anno fa», conclude il segretario cittadino.

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