La Nuova Sardegna

Sassari

Tutto il pacchetto zimino nei banconi dei macellai

Tutto il pacchetto zimino nei banconi dei macellai

Non si dovrà più eliminare la parte intestinale tanto amata dai sassaresi L’Unione Europea ha inserito l’Italia tra i paesi a rischio trascurabile Bse

28 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Anche in Sardegna sarà possibile il consumo del pacchetto intestinale del bovino regolarmente macellato. Il Regolamento dell'Unione Europea 2015/1162 del 15 luglio scorso ha inserito l'Italia tra i paesi "a rischio trascurabile" per la BSE. L'annuncio mette la parola fine al sequestro e alla successiva distruzione, presso i centri di smaltimento, delle parti del bovino macellato classificate come materiale a rischio specifico. «In sostanza non si dovrà più scolonnare al macello il bovino con oltre trenta mesi di età e non si dovrà più eliminare buona parte del pacchetto intestinale, meglio noto per i sassaresi come “zimino” - spiega Marino Solinas, direttore servizio veterinario igiene alimenti del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Sassari – Pertanto il cosiddetto “quinto quarto” del bovino macellato potrà occupare nuovamente i banconi delle macellerie».

«Il raggiungimento di questo importante traguardo è dovuto ai controlli meticolosi che in tutti questi anni sono stati fatti dal Servizio Veterinario delle ASL e dall'IZS di Sassari – sottolinea Franco Sgarangella, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Sassari – Negli allevamenti è stato valutato scrupolosamente ogni sintomo che potesse far dubitare la presenza della malattia ed è stato sottoposto a controllo istologico, con prelievo del midollo allungato, ogni capo morto in azienda. Così pure in tutti i macelli e negli stabilimenti di sezionamento, sono state adottate le procedure necessarie per gestire ed evitare le contaminazioni crociate». Dal 2001 ad oggi in Italia sono stati effettuati oltre 7.000.000 di test rapidi per verificare la eventuale presenza della malattia.

«Nel 2014 e nei primi sei mesi del 2015 sono stati macellati complessivamente 4.596 capi bovini controllati dai servizi veterinari della ASL di Sassari. Inoltre - aggiunge Marino Solinas, Direttore Servizio Veterinario Igiene Alimenti "sono state avviate alla distruzione svariate tonnellate di materiale a rischio specifico, con costi enormi per gli operatori del settore e con perdite economiche importanti per gli allevatori bovini».

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative