La Nuova Sardegna

Sassari

Tutta la città in lutto: addio a don Sini parroco di Santa Lucia

di Gerolamo Squintu
Tutta la città in lutto: addio a don Sini parroco di Santa Lucia

Folla ai funerali: era alla guida della chiesa da oltre 34 anni A celebrare la messa il vescovo Sebastiano Sanguinetti

11 luglio 2015
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OZIERI. La città ieri mattina si è fermata ieri per i funerali di don Paolo Sini, amatissima guida, non solo spirituale, per più di 34 anni della parrocchia di Santa Lucia. La santa messa è stata concelebrata dal vescovo Sebastiano Sanguinetti, da monsignor Gavino Leone e don Uccio Spanu, assistiti da una quindicina di altri sacerdoti. Il pur capiente tempio che sorge nel cuore del centro storico cittadino e che domina con il suo alto ed architettonicamente pregiato campanile l'intero abitato, si è mostrato insufficiente a contenere la gran folla di fedeli accorsi da ogni parte della diocesi. In prima fila il sindaco Leonardo Ladu, il comandante la locale compagnia carabinieri Francesco Giangrande e il dirigente del commissariato Tommaso Vecchio. A lato della bara una folta rappresentanza di donatori di sangue aderenti alla Fidas con il gonfalone societario, sodalizio di cui don Paolo (83 anni appena compiuti) oltre quarant'anni fa fu fra i fondatori e fra i più attivi animatori.

Nel corso dell'omelia monsignor Sanguinetti che lo ebbe per 18 anni suo collaboratore, ha messo in luce i tanti pregi del sacerdote esaltando le sue doti di umiltà, riservatezza e assiduo, fattivo impegno in tanti campi, rifuggendo sempre e comunque dall"apparire, camminando quasi in punta di piedi, con la parola ed il sorriso pronto, talvolta il tutto condito da bonaria ironia. Il presule ha ricordato l'opera sollecita da don Paolo svolta nei suoi 60 anni di intenso ministero sacerdotale in tanti campi non solo a favore della Chiesa, ricoprendo fra l'altro per tanto tempo il ruolo di apprezzatissimo cappellano dell'ospedale e di docente ed amministratore del Seminario e della Fondazione assistenziale ed educativa La Speranza Ha ricordato che don Sini è deceduto per un improvviso malore mentre si trovava in un monastero di Camaldoli in Toscana ove si apprestava, come era solito, trascorrere un periodo di ritiro spirituale ed aveva inoltre modo di stare qualche giorno a piacevole contatto con due suoi cari nipoti, una suora ed un frate, che fanno vita monacale nell'eremo. Essi non potendo venire per l'occasione ad Ozieri hanno mandato a mons. Sanguinetti, ai parrocchiani ed alla comunità tutta, una commovente lettera.

Assai toccanti e significative anche le parole pronunciate all'altare da una giovane parrocchiana cresciuta come tanti suoi amici con i paterni insegnamenti e l'esempio del buon don Paolo. Verso mezzogiorno la salma è stata trasferita nella chiesa di Santa Sabina a Pattada paese d'origine del sacerdote ove dopo la messa si sono concluse le cerimonie funebri.

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