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Acqua, il Comune delibera «Ora basta con Abbanoa»

Acqua, il Comune delibera «Ora basta con Abbanoa»

ILLORAI. Con la delibera approvato nei giorni scorsi il consiglio comunale di Illorai, presieduto dal sindaco Maria Giovanna Pittalis, ha decretato il divorzio da Abbanoa in favore di una gestione...

11 luglio 2015
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ILLORAI. Con la delibera approvato nei giorni scorsi il consiglio comunale di Illorai, presieduto dal sindaco Maria Giovanna Pittalis, ha decretato il divorzio da Abbanoa in favore di una gestione autonoma della rete idrica e fognaria. L'amministrazione comunale non è restata insensibile alle numerose proteste da parte della popolazione a causa dei disservizi di Abbanoa e ha deciso di procedere con un'azione di forza per la cessazione della partecipazione alla gestione unica del servizio idrico integrato. É stato quello tra Abbanoa e Illorai un rapporto travagliato e che ha lasciato la popolazione e l'amministrazione con l'amaro in bocca per più di un motivo: le continue lamentele delle utenze spesso sono rimaste inascoltate e il ripristino dei servizi, quando avvenuto, ha richiesto dei tempi biblici; le bollette recapitate ai cittadini includono gli oneri della gestione di un impianto di depurazione che non funziona; per qualsiasi problema o necessità la popolazione è obbligata a recarsi presso lo sportello di Nuoro per poi affrontare file interminabili e disguidi di vario tipo. Inoltre, nonostante l'iniziale disponibilità di fondi, pari a 700.000 euro, per l'adeguamento dell'impianto di depurazione, a causa del disinteresse e della noncuranza di Abbanoa, i lavori per il completamento e la messa in funzione non sono mai iniziati, causando un grave danno alla comunità anche per via di un principio di inquinamento. Per questo e altri motivi, già nel 2010, il Comune aveva richiesto all'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale della Sardegna il consenso all'interruzione del contratto con Abbanoa e l'autorizzazione ad attivare le procedure finalizzate alla gestione autonoma. Tuttavia, anche dopo questa data, non sono mancati casi di inefficienza: nel marzo 2013 un'ordinanza sindacale ha dovuto vietare il prelievo e l'utilizzo, per scopi irrigui, delle acque del rio Cannarzos, nel tratto a valle dell'impianto, e un'altra ordinanza, risalente all'11 maggio scorso, ha decretato la non potabilità dell'acqua da destinare al consumo umano. Considerando l'insostenibilità delle condizioni, il 30 giugno l'amministrazione ha dunque deciso di porre fine a questa situazione e, forte del possesso dei requisiti (l'avere fino a 1000 abitanti residenti, il far parte della comunità montana, l'essere autosufficienti nei tre segmenti del servizio idrico integrato e il cosenso autorità d'ambito competente) intende procedere al più presto per avviare la gestione diretta degli impianti idrici, fognari e dell'impianto di depurazione comunale. Questo garantirà alla cittadinanza una maggiore tempestività negli interventi, la presenza in loco dello sportello tecnico-manutentivo e dello sportello amministrativo e, non da ultimo, dei costi gestionali effettivamente corrispondenti al servizio erogato. Una reazione decisa questa del Comune che, rendendo l'atto immediatamente eseguibile, ha sottolineato l'importanza e l'urgenza del cambiamento di rotta, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti quegli illoraesi esasperati da anni di negligenze.

Maria Laura Mameli

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