La Nuova Sardegna

Sassari

Corsa da brivido per i cavalli dell’Ardia

Corsa da brivido per i cavalli dell’Ardia

Grande folla alla manifestazione equestre che si svolge in occasione della festa di San Costantino

08 luglio 2015
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POZZOMAGGIORE. Lunedì e martedì oltre cento cavalli e cavalieri, hanno celebrato, con una corsa sfrenata lungo il viale che porta al sagrato e intorno al Santuario di San Costantino, la 93ª sagra in onore del Santo Imperatore che segnò un’importante svolta nella storia del cristianesimo.

Guidati dal capocorsa Salvatore Cossu, (Su Caddu ‘e punta), seguito, in perfetta simbiosi di cavalcata e allineamento, dalle scorte, (Sas iscortas), e, in coppia, da tutti gli altri partecipanti ai quali, all’ultimo momento, si è unito Fabio Branca, un fantino noto a livello nazionale ed internazionale, i fantini hanno interpretato in modo splendido la tradizionale Ardia. Diverse migliaia di persone entusiaste e festanti, coinvolte e affascinate da un singolare spettacolo di destrezza e ardimento, hanno seguito, con apprensione accompagnata da continui sussulti d’entusiasmo, il veloce carosello di cavalli e cavalieri che, ancora una volta, hanno onorato con disciplina, correttezza e grande abilità, un rito che ogni anno richiama nel bel centro del Meilogu un gran numero di devoti e appassionati. Anche quest’anno l’Ardia si è svolta regolarmente e in sicurezza ed è stata all’altezza delle attese. Gran merito va agli organizzatori e ai cavalieri che l’hanno saputa organizzare e interpretare con straordinaria disciplina, per creare una corsa sfrenata, notoriamente a rischio, che ha riservato continui momenti d’entusiasmo e ha esaltato le capacità di guida, equilibrio e abilità dei fantini.

Il crepitio delle armi dei fucilieri, le grida festanti della gente e i lunghi applausi di ammirazione e incoraggiamento, hanno accompagnato e spinto i cavalieri nella corsa al gran galoppo lungo il rettilineo che conduce al santuario, intorno al quale, dopo un omaggio al Santo, hanno percorso tre giri in senso antiorario, per simboleggiare la rivolta contro il male, e tre in quello orario, simbolo del bene. Un tipo di corsa che, per l’alta velocità che bisogna mantenere, in contemporanea della capacità del correre perfettamente appaiati, richiede grande abilità e affiatamento.

Un momento di grande tensione ma anche uno spettacolo di assoluta bellezza. Al termine della manifestazione, alla quale erano presenti il sindaco, Mariano Soro, la vice, Lisa Mannu, diversi consiglieri comunali e numerose autorità civili e religiose, il parroco, don Quintino Manca, ha benedetto i cavalieri e la folla festante che, con il suo entusiasmo, ha rafforzato il consenso e la gioia per il perpetrarsi di una bella tradizione che contribuiece a mantenere armonia e unità in paese.

Emidio Muroni

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