La Nuova Sardegna

Sassari

SORSO

Lido Iride: le macerie di un sogno finito

di Salvatore Santoni
Fotografia aerea dei resti del Lido Iride
Fotografia aerea dei resti del Lido Iride

Platamona: viaggio tra i resti dello stabilimento balneare che segnò un’epoca “by night”. I bagnanti: «Basta, è ora di abbatterlo»

04 luglio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Avrebbe dovuto essere un centro benessere all’avanguardia, ma è ancora un rudere. Assurto col tempo a simbolo d’incuria e degrado, l’ex lido Iride negli ultimi anni è stato utilizzato come tela dei più famosi writers della zona, per allestire set fotografici osé o come palcoscenico di spot elettorali: si è visto di tutto fuorché la necessaria riqualificazione dell’area.

Nonostante i vari tentativi, il complesso rimane un’isola infelice nel paradiso del golfo dell’Asinara. Quello che potrebbe essere il catalizzatore per il riscatto dell’intera fascia costiera, oggi è un cumulo di macerie che deturpano il paesaggio del sito di interesse comunitario (Sic) dello stagno e ginepreto di Platamona. Nel frattempo, il Comune di Sorso, su cui ricade la competenza territoriale, non ha una vera strategia d’uscita per risolvere la questione una volte per tutte.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.11716816:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2015/07/03/news/platamona-dune-ricoperte-di-canne-sbriciolate-1.11716816]]

“L’ultimo bando”. Era il dicembre 2014 quando l’amministrazione comunale di Sorso – sostenuta politicamente dall’asse Antonello Peru-Giuseppe Morghen – assicurava la pubblicazione di un “ultimo bando” di gara di finanza di progetto (project financing) i cui esiti, anche qualora fossero stati negativi, avrebbero garantito una soluzione definitiva. «Se il bando dovesse andare ancora una volta deserto, demoliremo la vecchia struttura in essere», aveva assicurato l’amministrazione comunale. Prima ancora, nel 2012, una pronuncia del Tar cassò il concorso di idee per la riqualificazione e i successivi due tentativi di gara andarono andati deserti.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.11721732:Video:https://video.gelocal.it/lanuovasardegna/locale/sassari-lo-sfascio-del-lido-iride/43586/43700]]

«Demolitelo». Il costo per la demolizione delle macerie e la pulizia dell’area sono stimati in circa 500mila euro. Ma al di là degli annunci dell’amministrazione, manca una vera e propria “Iridexit”, vale a dire una strategia strutturata a tappe che centri l’obiettivo. Mentre i frequentatori della prima discesa a mare sembrano avere le idee molto chiare sull’affaire “Lido Iride”. Per infiammare la discussione è sufficiente porre il quesito ai bagnanti che la spiaggia dell’ex lido la abitano da sempre. Ieri i più intransigenti stavano in una comitiva di sassaresi che di acqua sotto i ponti ne hanno vista passare parecchia perché «veniamo in questa spiaggia da tantissimi anni visto che è la più ampia del litorale». «Sembra di stare a Beirut», taglia corto un’anziana. Centri benessere o altre mega strutture non sono sicuramente nei desideri dei bagnanti sassaresi. «Il Comune di Sorso dovrebbe semplicemente buttarlo giù per ripulire l’area e ampliare la spiaggia. Per noi è sufficiente un chiosco fornito di servizi igienici e magari dei giornali, le sigarette e un buon caffè», sostengono all’unisono.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:foto:1.11717902:MediaPublishingQueue2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/foto/2015/07/04/fotogalleria/le-rovine-del-lido-iride-1.11717902]]

Paralisi politica. Le macerie della vecchia struttura balneare sono uno squarcio nel panorama mozzafiato del golfo dell’Asinara, un buco nero di degrado incastonato ai piedi del Sic di Platamona, sito che meriterebbe ben altri biglietti da visita. Ma il rilancio dell’ex lido Iride è un’incompiuta nell’incompiuta. Parole come rilancio, riqualificazione, valorizzazione, bonifica e ripartenza sono stati il leitmotiv di tutte campagne elettorali degli ultimi decenni. Salvo poi constatarne l’inconsistenza dettata da un lato dalla crisi di liquidità e dall’altro dal disinteresse per un bando considerato inappetibile (è andato sempre deserto) nel combinato disposto di costi e ricavi preventivati: «È il mercato bellezza».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sassari:cronaca:1.10360287:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2014/11/22/news/lido-iride-ultimatum-per-il-rilancio-1.10360287]]

Semplicità. Dinamiche incomprensibili al bagnante di turno, che non vorrebbe altro che potersi distendere sulla spiaggia circondato da decoro e tranquillità. Le aspettative di chi frequenta Platamona sono ragionevoli: basterebbe una spiaggia pulita, un chiosco-bar, qualche tavolino e dei servizi igienici: il resto lo farebbe la splendida cornice del golfo dell’Asinara con i suoi tramonti mozzafiato. E invece l’area rappresenta la bandiera nera di un litorale ferito, una carcassa di cui in tanti si sono cibati per anni con lo scopo di guadagnare – questo sì – facili consensi elettorali, salvo poi annacquare le buone intenzioni con i “se” e i “ma” di circostanza: tutto fuorché mettere in moto le ruspe e bonificare Platamona dando dignità ai luoghi.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:foto:1.8799568:MediaPublishingQueue2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/foto/2014/03/06/fotogalleria/platamona-gli-anni-d-oro-del-lido-iride-1.8799568]]

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative