La Nuova Sardegna

Sassari

Centrale di Fiumesanto, l'Eph sposta la sede legale a Roma

Il vecchio cartello Eon
Il vecchio cartello Eon

La società ceca propietaria dell'impianto "straccia" gli accordi siglati nel 2009 tra E.On e Regione. Insorgono Manca e Lai (Pd): "Per l'isola un danno da decine di milioni"

03 luglio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L'Eph, la società ceca proprietaria della centrale di Fiumesanto, ha spostato la sede legale della Fiumesanto spa dalla Sardegna a Roma. A denunciare lo "scippo", fatto in dispregio degli accordi raggiunti nel 2009 tra E.On e la Regione, il consigliere regionale del Pd Gavino Manca.

«I nuovi padroni cechi della centrale di Fiumesanto utilizzano vecchi metodi da rapina e spostano la sede legale della società per azioni, proprietaria della centrale turritana, dalla Sardegna a Roma - attacca Manca -. Si consuma così in queste ore, in danno dei sardi,  lo scippo delle imposte e delle tasse che la società Fiumesanto spa (controllata dalla società della repubblica Ceca, Eph) versava nell’Isola perché aveva sede legale a Sassari».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.11714461:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2015/07/02/news/e-on-sigla-il-passaggio-a-eph-1.11714461]]

«Con il passaggio di Fiumesanto dall’Eon a Eph - attacca Manca -  la sede legale della società per azioni è stata invece trasferita a Roma in una via dell’elegante quartiere dei Parioli, con buona pace degli accordi sottoscritti in proposito e a suo tempo, da istituzioni e Enti locali, con la multinazionale tedesca. Una decisione inaccettabile, dannosa e da respingere con forza e determinazione. Un pessimo biglietto da visita della multinazionale ceca che prima ancora di presentarsi alla Regione e al territorio ha scelto di mostrare il suo volto peggiore: quello dei “prenditori” senza scrupoli  di cui la Sardegna e il sassarese vorrebbero, davvero, fare a meno».

Il problema non riguarda solo una mera questione formale ma avrebbe pesanti ricadite economiche. A spiegare quanto il passaggio potrebbe contare all'Isola è il senatore Silvio Lai: «La sede legale della società che ha acquisito la centrale di Fiumesanto deve rimanere a Porto Torres ed in Sardegna, e con essa devono rimanere nelle casse della Regione anche gli importanti introiti fiscali. Ci auguriamo che le notizie trapelate vengano presto smentite perché in caso contrario il danno per la nostra regione sarebbe di decine di milioni di entrate».

C'è poi la questione relativa al rispetto degli accorid presi: «Nel 2009 - sottolinea Lai - la società tedesca E.On firmò un accordo con la Regione che da una parte consentiva la realizzazione di un parco fotovoltaico e le autorizzazioni alla costruzione del quinto gruppo e dall’altra impegnava la multinazionale a situare in Sardegna la sede legale di E.On produzione, proprietaria della centrale di Fiumesanto. Ora con il passaggio di proprietà alla società della Repubblica Ceca era essenziale che la multinazionale tedesca trasferisse gli impegni e i vincoli esistenti. C’è quanto meno un vincolo morale e di rispetto nei confronti del nostro territorio che non può essere calpestato dai nuovi acquirenti: sarebbe sicuramente un pessimo biglietto da visita>.

«A questo punto - chiude il senatore - non possiamo che chiedere alla Regione di intervenire immediatamente nei confronti del Governo e dei rappresentanti di Eph, per verificare se quanto trapelato corrisponda al vero e, in caso di risposta affermativa, per intraprendere ogni possibile azione che consenta di mantenere a Porto Torres la sede legale. Si tratta, come dicevamo, di cifre molto ingenti, se consideriamo che i'utile annuo ha superato in questi anni i 100 milioni di Euro è facile comprendere la quantità di gettito fiscale e di risorse economiche che la Regione perderebbe, e questo a fronte di un accordo stipulato a suo tempo e del quale non si può non tenere conto».

In Primo Piano
Ambiente a rischio

Avvistata una scia gialla, sulle Bocche l’incubo inquinamento

di Marco Bittau
Le nostre iniziative