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Fallu dù: e l’arte circense diventa sfida divertente

di Federico Sanna
Fallu dù: e l’arte circense diventa sfida divertente

Si è conclusa nell’ex mercato la simpatica manifestazione ideata da Nicola Virdis Tantissimi giovani e bambini hanno messo alla prova le loro abilità “di strada”

29 giugno 2015
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SASSARI. Fallu dù! Se ci riesci, verrebbe da aggiungere. Non è il nuovo slogan della Dinamo all’indomani dell’impresa tricolore ma il nome della sfida che il Circomobile sotto la guida artistica di Nicola Virdis e dei suoi collaboratori ha deciso di lanciare alla città. In pochi giorni l’ex mercato civico di Sassari è stato trasformato in una vetrina super attrezzata fatta di workshops e spettacoli dedicata per due giorni alle arti circensi e a quelle di strada.

«L’idea era quella di coinvolgere la città in un progetto originale– racconta Nicola Virdis – proponendo attività tanto insolite quanto affascinanti». Come spesso accade l’idea di doversi mettere alla prova davanti a tanti curiosi rischia di far demordere i meno sfacciati ed è così che gli organizzatori hanno deciso di dare vita ai “Fallu dù games”.

«Si tratta di un circuito a premi composto da prove di abilità – spiega – con cui abbiamo preso due piccioni con una fava: i più timidi sono riusciti a rompere il ghiaccio mentre i più tirchi – aggiunge ridendo – si sono guadagnati qualche gettone per i laboratori senza spendere».

Un evento che ha dato spazio ad artisti provenienti dalla penisola ma anche dal resto d’Europa . Sassari, nonostante il mare e la Dinamo, ha risposto positivamente all’iniziativa soprattutto con i più piccoli, arrivando persino a coinvolgere il primo cittadino.

Uno spettacolo sono state le esibizioni di bike trial con Davide Riffaldi, c’erano poi i ragazzi della “Skate bike roller” che con la loro rampa tra un’evoluzione e l’altra hanno permesso ai giovanissimi che osservavano incuriositi di muovere i primi passi sullo skate.

Ma “Fallu dù” non è stato solo adrenalina. C’erano Jon Udry e lo stesso Nicola Virdis. Direttamente da Londra il primo e rigorosamente made in Sassari il secondo, che con la loro vena comica ed artistica hanno saputo rapire soprattutto gli amanti della giocoleria. Andrea D’Ascanio, artista sassarese doc, ha dato sfogo alla sua creatività realizzando un enorme elefante giocoliere che riassumeva molto bene il senso della manifestazione.

Non c’erano le onde del mare ma c’era la “Bonga Surf School” del sassarese Marco Pistidda che con il suo simulatore “home made” ha distribuito preziosi consigli agli amanti del surf. Un vero successo insomma e un motivo in più per pensare al bis del prossimo anno.

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