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Sassari, profughi nel centro città: alloggi offerti da una onlus

di Andrea Massidda
Sassari, profughi nel centro città: alloggi offerti da una onlus

Tra le proposte giunte in prefettura appartamenti in piazza Castello e via dei Mille. Confermata la disponibilità dell’hotel Bellavista di Fertilia, protesta dei residenti

24 giugno 2015
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SASSARI. I prossimi profughi che arriveranno in provincia di Sassari potrebbero essere sistemati in alcuni centralissimi condomini del capoluogo, all’hotel Bellavista di Fertilia, all’interno di house prefabbricate da piazzare in un terreno privato di Piandanna, e nella zona industriale di San Marco, ad Alghero. Ma anche dentro gli uffici della fabbrica Coinsar, a Cargeghe, o nell’ex casa-famiglia di Serra li Pozzi, a Porto Torres, e ancora nelle campagne di Pabaranca, a Sorso.

Succederà se al termine di una rigorosa selezione saranno giudicate idonee le offerte presentate nei giorni scorsi in prefettura per quanto riguarda il bando di affidamento del servizio temporaneo di accoglienza dei cittadini richiedenti protezione internazionale. Ieri mattina, infatti, nella sede di piazza d’Italia sono stati aperti i plichi contenenti le proposte formulate da cinque soggetti tra associazioni, cooperative e onlus.

In totale si tratta di 667 nuovi posti disponibili, ai quali vanno aggiunti i circa 60 dell’hotel Stella del Mediterraneo, struttura che aveva già superato la precedente gara ed è praticamente pronta per inaugurare nella veste di centro accoglienza. Altri dieci migranti, poi, dovrebbero trovare spazio nell’ex convento di via delle Grazie, a Ozieri, precisamente nell’immobile gestito dalla cooperativa Spes in collaborazione con la diocesi locale. Lo stesso che già ospita venti persone salvate nelle acque libiche dalla Marina militare.

Appartamenti in centro. Nei prossimi giorni la commissione della prefettura si dovrà riunire ancora, in una o più sedute riservate, per valutare le offerte tecniche e procedere all’assegnazione dei punteggi applicando i criteri indicati nel bando di gara. Poi la destinazione dei profughi diventerà ufficiale sino al 31 dicembre 2015. Tuttavia alcune di queste proposte potrebbero sollevare sin da subito discussioni tra i cittadini. Anche quelle che sembrano più avanzate dal punto di vista dell’integrazione. La onlus “Gruppo umana solidarietà” di Macerata, ad esempio, a Sassari garantisce ospitalità a 30 migranti in appartamenti di piazza Castello, via dei Mille, corso Angioy e via Marsiglia. Nel nord Sardegna sarebbe il primo caso di sistemazione di profughi nei condomini e - per quanto il bando lo consenta e molte associazioni umanitarie sostengano soluzioni simili - non è detto che il fatto non susciti malumori.

Alberghi fronte mare. È invece già certo che a Fertilia qualcuno non accetta di buon grado che l’hotel Bellavista venga trasformato in un centro accoglienza per 132 richiedenti asilo. L’immobile è di proprietà del Comune, ma sempre in concessione a una società che a sua volta lo ha legittimamente ceduto in affitto a una cooperativa. «Di fronte alla possibilità che all'interno di un centro storico in cui risiedono circa duecento persone vengano portati tanti immigrati - fa sapere il presidente del Comitato di quartiere Luciano Solinas - gli abitanti e soprattutto i commercianti che operano nella città di fondazione che faticosamente si prepara alla stagione estiva, sono pronti a protestare con azioni eclatanti». Un paradosso, considerando l’origine di Fertilia, borgata sviluppatasi nel secondo dopoguerra proprio grazie all’opera dei profughi giuliani arrivati nella Riviera del Corallo per sfuggire alle foibe e alle persecuzioni dell’esercito jugoslavo di Tito.

Monoblocchi abitativi. Un’altra soluzione che potrebbe sollevare discussioni è quella proposta dalla Casa di riposo Regina Margherita, che mette a disposizione in totale 415 posti distribuiti tra Piandanna (dove saranno allestiti i cosiddetti monoblocchi abitativi), la zona industriale di San Marco e un immobile della Coinsar, l’azienda dismessa di Cargeghe specializzata in produzione di materiale per l’edilizia. Nelle campagne di Sorso, infine, precisamente in regione Pabaranca, l’associazione toscana “Bagni di Lucca” si dice disponibile a ospitare venti migranti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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