La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, il sindaco: «Acqua all’Asinara o blocco le visite»

Gavino Masia
Porto Torres, il sindaco: «Acqua all’Asinara o blocco le visite»

Wheeler chiede ad Abbanoa di ripristinare gli impianti: «Città abbandonata e nessuna risposta. Andrò da Pigliaru»

24 giugno 2015
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PORTO TORRES. C’è il serio pericolo che il Parco nazionale dell’Asinara possa essere interdetto ai visitatori in piena stagione estiva se Abbanoa non assolverà ai suoi compiti di rimettere a posto gli impianti idrici nell’altra metà del territorio di Porto Torres.

Oltre all’acqua gialla che sgorga dai rubinetti della abitazioni cittadine - disservizio che l’utenza è costretta a subire quasi sempre - un’altra causa di malcontento riguarda l’abbandono degli impianti dell’isola dell’Asinara da parte del gestore della rete e degli enti competenti. La protesta forte questa volta arriva dal sindaco Sean Wheeler, insediatosi la scorsa settimana, che alza i toni del dissenso nei confronti del colpevole di sempre: «La città è completamente abbandonata da Abbanoa - lamenta -, e non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione sulle cause che hanno determinato la fuoriuscita dell’acqua gialla e torbida nelle case di tantissimi cittadini».

Dopo 51 giorni di divieto di utilizzo dell’acqua pubblica per bere e preparare da mangiare, infatti, dai rubinetti è sgorgata acqua sporca e maleodorante che ha scatenato proteste vibranti da parte di tutta la collettività. «Nel frattempo - aggiunge il neosindaco - abbiamo ereditato un’altra grave emergenza: le carenze della rete, il mancato utilizzo di due impianti costruiti e mai utilizzati a Cala Reale e Santa Maria e il vuoto gestionale nel sistema dei reflui rischiano di costringerci a interdire l’isola dell’Asinara ai visitatori».

Una decisione che, secondo il primo cittadino, l’amministrazione comunale sarà costretta a prendere proprio in piena stagione estiva «a causa di problemi che non sono mai stati risolti nel corso di tanti anni». I problemi esistenti sulla rete idrica e fognaria coinvolgono quindi tutto il territorio portotorrese, e poco importa se la grave situazione economica esistente costringe anche famiglie senza lavoro e reddito a dover acquistare bottiglie di acqua potabile.

«Porto Torres per troppo tempo è stata lasciata sola a gestire problemi che stanno creando disagi infiniti ai cittadini e che mettono a rischio anche il sistema turistico dell’Asinara - commenta Wheeler -, e nel primo caso è davvero incredibile che Abbanoa non ci dia uno straccio di informazione sulle questioni tecniche che hanno determinato la torbidità dell’acqua in città in questi giorni: per quanto riguarda l’Asinara, poi, l’amministrazione comunale sta spendendo soldi pubblici per far fronte alla mancanza di acqua potabile e alla gestione del trattamento dei reflui».

Non si può più andare avanti per molto tempo in questo modo e, soprattutto, il Comune non può permettersi di spendere ulteriori risorse dei cittadini: «Chiederò un incontro urgente con il presidente della Regione - assicura il sindaco -, l’amministratore di Abbanoa, l’Ente Parco Asinara e l’ente di governo dell’Ambito della Sardegna: chiederemo a quel tavolo le risorse economiche per la gestione in emergenza, per i prossimi tre mesi, del sistema idrico integrato, a cui da tempo sta lavorando il nostro ufficio Ambiente».

È in fase di conclusione, intanto, la gara per l’affidamento dei lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione di Cala d’Oliva: «In questa partita - conclude Wheeler - sono in gioco la salute pubblica e l’immagine di tutta l’isola». Argomenti scottanti, dunque, in vista della prima seduta del nuovo consiglio convocata per lunedì alle 18.

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