La Nuova Sardegna

Sassari

Scuola, a Sassari nasce un comitato contro la riforma

Daniela Scano
Scuola, a Sassari nasce un comitato contro la riforma

Lettera a Renzi con 486 firme: il presidente del Consiglio ha ricevuto la missiva nella sua pagina Facebook

21 giugno 2015
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SASSARI. Si sono ritrovati a scuola, nei social network, alle manifestazioni di protesta e infine si sono dati appuntamento al parco di Monserrato. Venerdì sono arrivati alla spicciolata in città da tutto il nord Sardegna: docenti, personale Ata, studenti, genitori, semplici cittadini. Tutti decisi a far sentire la voce del territorio contro l’idea che il Governo Renzi ha della “buona scuola”. La prima iniziativa è stata una lettera aperta, che ha già raccolto 486 sottoscrizioni, contro il disegno di legge che secondo loro «è stato elaborato da persone che conoscono poco o niente la Scuola pubblica italiana nella sua concretezza e nella reali criticità».

È nato così il comitato “Insieme per la Scuola pubblica” di Sassari. La lettera aperta ai cittadini ieri è stata postata anche nella pagina Facebook del presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’iniziativa è nata a Sassari da un gruppo di insegnanti che ha subito raccolto decine di adesioni. Gli organizzatori ci tengono a sottolineare la territorialità della iniziativa «perché si capisca – spiegano – che la Sardegna è anche capace di proporre qualcosa di concreto, e non si limita ad accettare le iniziative che arrivano dalla penisola» .

La lettera aperta contro il disegno di legge dovrebbe essere la prima di una serie di iniziative messe in atto dal comitato sassarese di cui fanno parte rappresentanti di tutte le componenti della scuola. «Venerdì a Monserrato c’erano insegnanti di ruolo e precari, personale delle segreterie, bidelli, insegnanti di sostegno e tanti studenti. Dopo avere firmato la lettera hanno deciso di recapitarla subito al primo destinanario, Matteo Renzi, che l’ha ricevuta via facebook. Ma presto potrà leggerla in tutte le lingue straniere insegnate nelle scuole italiane «perché – spiegano i promotori della iniziativa – i colleghi la stanno traducendo in inglese, tedesco, francese e spagnolo».

Nei prossimi giorni il neonato Comitato, che qualche settimana fa aveva fatto le prove generali con un flash mob in piazza d’Italia, proseguirà le iniziative per sensibilizzare la gente. In programma c’è già, probabilmente giovedì, un sit in nell’aeroporto di Alghero. «Sarà il primo di una serie – annuncia il comitato – per dare visibilità alla nostra protesta. Abbiamo intenzione di organizzare flash mob e sit in nei luoghi dell’arte e dell’architettura, cominciando dalla basilica di Saccargia, e nell’area portuale di Porto Torres».

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