La Nuova Sardegna

Sassari

Raccolta dei rifiuti, si va allo sciopero

di Donatella Sini
Raccolta dei rifiuti, si va allo sciopero

Castelsardo, la Fit-Cisl annuncia l’astensione per 9 giorni Deliperi: «Organici ridotti all’osso e mezzi non idonei»

18 giugno 2015
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CASTELSARDO. Raccolta differenziata, si sciopera. Per gli utenti, al danno per l’aumento delle tasse, si aggiunge ora la beffa dei disagi per l’incompleto espletamento del servizio di raccolta differenziata. La Fit-Cisl di Sassari ha proclamato infatti “l’astensione collettiva dal lavoro straordinario supplementare”. Nonostante la “procedura di raffreddamento” portata avanti nelle ultime settimane, l’Adigest - secondo il sindacato - non ha posto rimedio alle problematiche e si è giunti quindi alla proclamazione di uno sciopero, per ora parziale.

I lavoratori si rifiuteranno perciò di proseguire l’attività, oltre le 10 del mattino per gli stagionali e oltre le 12 per coloro che lavorano a tempo indeterminato, nelle giornate tra il 27 giugno e il 5 luglio. I problemi riguardano soprattutto le retribuzioni e le buste paga, che sarebbero carenti in molti diritti come i versamenti per la sanità complementare e le domeniche lavorate. E intricata sarebbe anche la situazione del cantiere, l’organizzazione del lavoro e il vestiario. Secondo quanto si legge nella nota della Fit-Cisl, i lavoratori non sarebbero stati forniti dei mezzi idonei, come invece previsto dall’appalto, e già da diverse settimane non si può provvedere al ritiro dei rifiuti ingombranti. Nonostante i ripetuti tentativi di mediazione del sindacato - sottolinea la Fit-Cisl -, l’azienda non ha mai voluto ufficialmente assumere impegni scritti e i lavoratori si troverebbero a a operare con una grave carenza di organico e mezzi, che peraltro non sarebbero tutti rispondenti alle norme di sicurezza rispetto all’attività. «Questa impresa non si mostra affidabile – attacca Giuliano Deliperi, segretario generale della Fit Cisl – e non sembrano addirittura del mestiere. Mi chiedo a questo punto chi abbia verificato se Adigest aveva i requisiti per partecipare alla gara. Mi stupisco che l'amministrazione non intervenga direttamente per far rispettare il servizio, stupisce perchè un appalto di igiene urbana, in una città come Castelsardo che vive di turismo, la pulizia è di fondamentale importanza. La speranza è che l'amministrazione punti i piedi, e al di là delle solite sanzioni, pensino alla rescissione del contratto».

L’attuale situazione era stata prevista sin da un anno fa dal gruppo di minoranza che aveva presentato una mozione per il riesame dell’appalto e una rimodulazione dello stesso. In quell’occasione, tutta la maggioranza respinse la mozione affermando, in delibera che “verrà garantita una maggiore efficienza ambientale e del servizio, sia per la parte relativa alla raccolta porta a porta che per gli altri servizi, quali, per esempio, quelli relativi allo spazzamento delle strade comunali o alla pulizia delle spiagge e delle cunette stradali, oltre a garantire, ovviamente, una maggiore sicurezza sul lavoro per gli operatori”. La situazione si fa quindi delicata, si annunciano dieci giorni molto complicati un momento cruciale della stagione turistica quando il servizio dovrebbe invece essere invece potenziato, come avveniva con la precedente gestione della Gesenu.

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