La Nuova Sardegna

Sassari

“Rice is live”, il riso va alla conquista dell’Expo di Milano

di Antonio Meloni

La Camera di commercio riunisce le eccellenze dell’Isola In campo un progetto di Agraria e dell’accademia di Brera

13 giugno 2015
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SASSARI. Ciò che la lingua divide, il palato unisce, non è solo un detto popolare, ma lo spirito con cui una ventina di aziende sarde parteciperà all’Expo di Milano grazie al sostegno della Camera di commercio del Nord Sardegna. Sarà il riso il filo conduttore della spedizione sarda in terra meneghina forte di un’idea progettuale nata dalla collaborazione fra il dipartimento di Agraria di Sassari e l’Accademia di Brera.

I dettagli dell’iniziativa, che porterà a Milano alcune delle più importanti eccellenze agroalimentari sarde, sono stati illustrati ieri, nella sala giunta della Camera di commercio, dal presidente Gavino Sini affiancato dal responsabile per l’agroalimentare di Confindustria, Gianni Simula, e da una nutrita squadra di partner che ha aderito al progetto “Rice is live”. Il nodo del ragionamento fatto dai vertici camerali e dai titolari delle imprese insieme ai progettisti è legato all’importanza del riso come alimento primario della dieta alimentare e a tutti i possibili impieghi nella preparazione dei piatti della tradizione culinaria mediterranea.

Non solo, c’è anche una marcata componente artistica: al riso, infatti, sarà dedicato un allestimento scenografico, curato dalla sassaresse Chiara Demelio, che insegna Sceongrafia all’Accademia di Brera e ha ideato alcune installazioni che faranno da leit motiv alle manifestazioni in programma. «Per evitare di confonderci nell’universo dell’Expo – ha spiegato Gavino Sini – abbiamo pensato a una serie d’iniziative fuori dalla sede in cui si svolge l’esposizione». Un programma collaterale capace di attrarre visitatori e potenziali compratori verso le eccellenze sarde. La scelta è ricaduta subito sulla sala napoleonica dell’Accademia, per incontrare i compratori, e sugli spazi offerti da un luogo suggestivo come la chiesa di San Carpoforo, edificio sconsacrato, in cui sarà realizzato un allestimento “Site specific”, per accogliere gli ospiti. Le aziende che hanno accettato l’invito della Camera di commercio sono una ventina, considerando il fatto che si tratta di dieci realtà singole e due reti composte ognuna da cinque imprese. Saranno rappresentati tutti i settori produttivi in cui l’agroalimentare sardo eccelle: dalla bottarga al formaggio, dal vino ai salumi, dall’abbigliamento tradizionale ai dolci fino alle paste artigianali. La Sardegna sarà ben rappresentata anche geograficamente, da Cabras a Ittiri, da Thiesi a Sorso e Sennori, da Ploaghe a Calangianus. Il programma consiste nella proposta di percorsi enogastronomici per promuovere la zona di produzione e creare, anche, una serie di ricadute sull’economia turistica. Il dipartimento di Agraria ha giocato un ruolo determinante come trait d’union tra l’Accademia di belle arti milanese, la Camera di commercio e l’università di Sassari. Le aziende partecipano a Expo 2015 grazie a un contributo camerale, che verrà concesso sotto forma di voucher, per finanziare fino al 50 per cento del budget stanziato da ogni impresa e comunque non oltre i duemila euro complessivi. «Attraverso il riso – ha concluso Gavino Sini – intendiamo promuovere un alimento importante, ma vogliamo anche far conoscere la nostra cultura e la nostra specificità».

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