La Nuova Sardegna

Sassari

Fiume Santo, la vendita slitta a fine mese

di Gianni Bazzoni
Fiume Santo, la vendita slitta a fine mese

Le procedure rallentate dopo l’inchiesta sull’inquinamento. La Filctem-Cgil lancia l’allarme sulle bonifiche bloccate

09 giugno 2015
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SASSARI. Slitta a fine mese la chiusura della procedura di vendita della centrale termoelettrica di Fiume Santo da E.On alla società ceca Eph. Uno spostamento di data che era nell’aria dopo gli ultimi fatti caratterizzati dall’inchiesta della procura della Repubblica di Sassari sul presunto inquinamento ambientale nell’area dei gruppi di produzione 1 e 2 fermi da tempo. I sindacati, a livello nazionale, hanno confermato lo stato di agitazione e la manifestazione nazionale in programma a Roma, in piazza Montecitorio, il 19 giugno.

Sulla vertenza Fiume Santo è intervenuto ieri il segretario generale della Filctem-Cgil Massimiliano Muretti. Diversi gli argomenti affrontati: la questione ambientale e, quindi, delle bonifiche; il tema del lavoro e delle chiamate di maestranze al di fuori della Sardegna, ma anche la formazione e la necessità -oggi più di ieri - di avere una manodopera formata e certificata, in grado di rispondere con i titoli alle chiamate che arrivano dal mercato del lavoro. Infine, la politica e il ballottaggio tra i candidati sindaci a Porto Torres.

Gruppi 1 e 2. «Il sequestro delle aree sulle quali insistono i gruppi 1 e 2 – afferma Massimiliano Muretti – disposto dalla magistratura sassarese, rappresenta oggi un macigno che ostacola l’avvio delle attività di bonifica e impedisce, tra l’altro, la creazione di posti di lavoro. L’esito degli interrogatori del giudice delle indagini preliminari e il pronunciamento del Tribunale della libertà (che hanno confermato il ritiro delle misure cautelari di arresti e sospensioni) fanno sicuramente riflettere. E allora, considerata la delicatezza di questa fase, credo che sia giusto fare una proposta: si svolgano le indagini e i carotaggi nei terreni, si vincolino le sole aree interessate e si permetta al territorio di riavviare le procedure per le bonifiche ambientali».

Maestranze locali. «Sulla questione dell’impiego delle maestranze locali, forse sono mancate alcune informazioni. Sono stati sottoscritti degli accordi tra le società di ponteggi e coibentazioni che operano a Fiume Santo e quelle dello stabilimento petrolchimico. Iniziative promosse dai sindacati di categoria per fare in modo che i posti di lavoro tagliati nell’ex Petrolchimico (con gli occupati che sarebbero destinati alla cassa integrazione) nei prossimi mesi potranno invece operare nella centrale di Fiume Santo».

Qualifiche e certificazioni. Una questione rilevante che non ha trovato risposte adeguate è quella della formazione e delle relative certificazioni. Gran parte delle attività programmate a Fiume Santo sono in luoghi confinati (precipitatore elettrostatico, desolforatore). «E per poter lavorare in simili condizioni – sostiene ancora Massimiliano Muretti – tutti i lavoratori devono essere provvisti di una attestazione specifica, rilasciata dagli enti competenti. In questi anni, da quando si è manifestata la crisi, segnata anche dalla chiusura degli impianti, poco o niente è stato fatto da Regione e Governo per formare e riqualificare i lavoratori locali. Così accade che molti hanno la professionalità per operare ma non possono documentare le qualità richieste. Avere le abilitazioni di “addetto al montaggio, smontaggio e trasformazione ponteggi” e l’attestato “Spazi confinati” costituisce attualmente la condizione essenziale per poter operare in quelle realtà».

Ballottaggio. Il segretario generale della Filctem-Cgil sostiene che «la campagna elettorale di questi mesi non si è soffermata a sufficienza sui temi fondamentali del lavoro e dell’industria. I due candidati alla carica di sindaco il 14 giugno disputeranno il ballottaggio, e credo che debbano dire chiaramente cosa intendono fare per Fiume Santo e l’area industriale, quale futuro immaginano e in che modo pensano di agire nei confronti di Eni e Matrìca, della futura proprietà della centrale che - come si sa- a fine mese sarà acquistata dalla ceca Eph».

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