La Nuova Sardegna

Sassari

Platamona, 90 giorni per abbattere i chioschi sul mare

Salvatore Santoni
Platamona, 90 giorni per abbattere i chioschi sul mare

A Sorso l’amministrazione comunale dà l’ultimatum ai titolari dei bar sulla spiaggia: per i trasgressori ruspa e sanzioni

06 giugno 2015
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SORSO. Tecnici comunali al lavoro lungo la fascia costiera per ispezionare i chioschi che non rispettano il Piano di utilizzo dei litorali. I sopralluoghi, avviati nei giorni scorsi, hanno prodotto i primi accertamenti. L’amministrazione comunale è decisa ad andare avanti: una volta emesse le ordinanze di demolizione, i proprietari avranno 90 giorni di tempo per adempiere ed evitarsi così sanzioni da 20mila euro, oltre all’arrivo delle ruspe. Nel frattempo, sono stati pubblicati i bandi per la gestione di due baretti che sorgeranno all’interno dei parcheggi dell’ottava (la Foce) e nona (Porchile) discesa a mare. L’affidamento è previsto per 9 anni, fino a dicembre 2024, ma potranno aprire soltanto 6 mesi all’anno, dal primo maggio e fino al 31 ottobre. Il termine ultimo per presentare un’offerta è fissato per il prossimo 22 giugno.

Le demolizioni. La quasi totalità delle concessioni presenti oggi lungo la fascia costiera non rispetta le nuove norme urbanistiche in vigore da febbraio 2015 (il Pul, appunto). Dopo qualche mese di tolleranza, i tecnici comunali hanno da poco iniziato a effettuare i rilievi e le misurazioni in vista dell’emissione delle cosiddette ordinanze di demolizione. Il problema si pone per tutti, anche per i concessionari (6 su 10) che hanno manifestato l’interesse a ricostruire secondo le nuove norme: dovranno necessariamente demolire la vecchia struttura.

Le sanzioni. E se qualcuno avesse intenzione di non ottemperare all’ingiunzione di ripristino dello stato dei luoghi? Trascorsi i 90 giorni di tempo incorrerebbe in una sanzione secca di 20mila euro, oltre alle spese che il Comune dovrà sostenere per la demolizione, che arriverà in ogni caso. È messo nero su bianco nell’articolo 3, comma 6 della legge regionale 8/2015 (che modifica la legge regionale 23/1985), che prevede sì una sanzione variabile da 2mila a 20mila euro, ma impone anche l’applicazione della misura massima nel caso si tratti di zone vincolate (come la fascia costiera). E a rendere la sanzione ancora più stringente e certa, il comma 6 continua: «La mancata o tardiva emanazione del provvedimento sanzionatorio, fatte salve le responsabilità penali, costituisce elemento di valutazione della performance individuale nonché di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente».

Avanti tutta. L’amministrazione è convinta più che mai della strada intrapresa a suo tempo con l’approvazione del Pul, e non ha alcuna intenzione di correggere la rotta. «Si tratta di una proposta nella quale l’amministrazione crede fermamente - spiega l’assessore all’Urbanistica, Gianni Tilocca - che apre nuove opportunità di lavoro e di sviluppo economico nel nostro territorio. In linea con tutte le azioni messe in campo sinora, continuiamo il nostro intento di riqualificazione e rivitalizzazione del litorale. Le proposte saranno valutate sulla base dell’offerta economica e tecnica e si terrà conto di eventuali offerte migliorative in termini di servizi e di mantenimento del decoro delle aree circostanti».

Le concessioni. Da piazza Garibaldi hanno deciso di rinviare al prossimo inverno la definizione delle gare per le concessioni più grandi. Il motivo va ricondotto ai ricorsi che pendono dinanzi al Tar e al Presidente della Repubblica, le cui risultanze potrebbero complicare le procedure di gara: prima di bandirle è meglio attendere la definizione dei procedimenti in corso. Ma il Pul prevede nuovi spazi oltre a quelli dati in prelazione per i concessionari attuali. I bandi per due di queste nuove aree (ottava e nona discesa a mare) sono pubblicati sul sito internet www.comune.sorso.ss.it: per prendere parte alla gara c’è tempo fino al 22 giugno 2015.

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