La Nuova Sardegna

Sassari

Il “Grande Fratello” nel cortile di casa tra diritti e limitazioni

Il “Grande Fratello” nel cortile di casa tra diritti e limitazioni

Cosa posso fare per tutelare la mia privacy da un confinante della mia villetta a schiera che ha installato telecamere ed essere sicura che riprenda esclusivamente la sua proprietà? La strada...

06 maggio 2015
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Cosa posso fare per tutelare la mia privacy da un confinante della mia villetta a schiera che ha installato telecamere ed essere sicura che riprenda esclusivamente la sua proprietà? La strada principale si può riprendere?

Il timore di essere seguiti dall’occhio del “Grande Fratello”, quello di Orwell naturalmente, è un sentimento comune oltreché comprensibile così come è altrettanto evidente l’esigenza di sicurezza che il proprietario di un immobile può sentire tanto da installare telecamere di sorveglianza. L’acquisizione di immagini, da parte del vicino di casa attraverso le telecamere, è ammessa qualora rispetti alcune regole: finalità di tutela delle persone o dei propri beni, angolo visuale limitato ai soli spazi di propria pertinenza, obbligo di informazione attraverso appositi cartelli e conservazione temporanea dei dati raccolti. L’installazione di telecamere puntate sulla pubblica via non è illecita, purché rispettosa delle condizioni e dei limiti appena indicati. Le telecamere possono essere installate anche nell’ambito di un condominio, sia pur esso orizzontale, come nel caso di villette a schiera. Il Provvedimento generale del Garante della Privacy in materia di videosorveglianza ha specificato che, benché non trovino applicazione le norme del Codice della Privacy, l’angolo visuale delle riprese deve essere limitato ai soli spazi di propria esclusiva pertinenza, escludendo ogni forma di ripresa delle aree comuni, ovvero di luoghi circostanti non rilevanti per il bene da proteggere. Al contrario è illecito il comportamento di chi interferisce nella vita privata altrui attraverso sistemi che non abbiano altro scopo se non quello di spiare il vicino, fatto sanzionato penalmente dall’art. 615 bis c.p. Chiunque dunque potrà tutelare la propria privacy quando non risultino garantite le condizioni indicate.(Avv. Giuseppe Bassu)

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