La Nuova Sardegna

Sassari

Non solo cioga, l’associazione che vince i tumori

di Mauro Tedde
Non solo cioga, l’associazione che vince i tumori

Grazie al sodalizio di Sedini la prevenzione è una realtà Alle campagne di screening l’adesione è sempre altissima

31 dicembre 2014
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SEDINI. L’associazione si chiama “Non solo cioga”, un nome un po’ strano per un sodalizio che si occupa di prevenzione tumori, ma è stato scelto con la convinzione che si può parlare di tumore sdrammatizzando, senza pensare che sia un male incurabile, perché incurabile non lo è se si lavora con la prevenzione.

L’associazione è nata nel 2007, in occasione della ormai tradizionale serata “Non solo cioga” dedicata alla raccolta fondi per la prevenzione e cura dei tumori ma finalizzata anche a fare qualcosa di concreto per i sedinesi in  materia di informazione.

«Abbiamo colto l’occasione degli screening mammografici per le donne dai 50 ai 69 anni – racconta Maria Ruiu, una delle attivissime componenti del gruppo – immaginando che nonostante gli inviti della Asl l’adesione non sarebbe stata elevata e così abbiamo sensibilizzato porta-porta le nostre donne offrendo l’opportunità di scegliere giorno e ora di visita. Si e’ raggiunto l’87% delle adesioni, riscontrando un caso di tumore maligno. Così è iniziato il nostro cammino, non privo di ostacoli, soprattutto burocratici, ma con la convinzione che la prevenzione sia la strada giusta. Parte vitale della nostra azione sono stati e sono i medici di famiglia, che credono in noi e nel nostro progetto». Nel 2012 si e’ raggiunto l’80% di adesione con lo screening spontaneo di prevenzione del tumore al colon e con la ricerca di sangue occulto nelle  feci (a livello nazionale si  raggiunge circa il 38%). E’ stato riscontrato un tumore e 10 casi di polipi, potenziali tumori maligni».

Nel 2014 è iniziato il secondo round di prevenzione e con i medici di famiglia si è deciso di prendere in esame  la popolazione dai 50 ai 99 anni (630 persone).

«Settimanalmente raccogliamo e portiamo 15 provette in laboratorio a Sassari - spiega Maria Ruiu - ritiriamo i referti in busta chiusa e li consegniamo ai medici che  in caso di positività prescrivono la colonscopia. La soddisfazione più grande per noi è che il seme della cultura della prevenzione sta dando i suoi frutti. Lo si comprende quando le persone ti fermano, chiedono, si informano e non hanno paura a parlare di tumore».

La strada è però ancora lunga. La prevenzione porta-porta non deve essere un’esclusiva di Sedini, che deve fare da apripista per gli altri comuni afferma ancora Maria Ruiu –. Abbiamo organizzato incontri in tutti i Comuni dell’Anglona (a Bulzi e Tergu i volontari hanno già portato avanti grandi risultati). Il Comune ci ha messo a disposizione un locale che abbiamo chiamato “Centro prevenzioneamica” con la speranza che la prevenzione diventi la normalità, ma per ottenere questo è necessario che sia alla portata di tutti e con Asl, Aou, medici di famiglia, istituzioni e associazioni dobbiamo creare una rete di collaborazione perché gli screening siano più vicini agli utenti, più mobili, perché è più facile spostare un medico che un intero paese».

Chiaro il messaggio conclusivo dell’associazione. «La prevenzione è un diritto per tutti e noi lavoreremo senza sosta per ottenere questo importante risultato», afferma Maria Ruiu.

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