La Nuova Sardegna

SASSARI. Parte dal Comune di Sassari una proposta di riforma dell’edilizia residenziale pubblica. Un documento che individua le criticità dell’attuale normativa sull’edilizia residenziale pubblica e indica una strategia per una riforma del servizio, illustrato dall’assessore Ottavio Sanna e dal dirigente Mario Mura, nel corso di un incontro nei giorni scorsi a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’agenzia Area, Sebastiano Bitti, il sindaco di Sassari Nicola Sanna e l’assessore regionale Paolo Maninchedda.

La riforma che si propone, hanno spiegato Sanna e Mura, parte da uno studio storico delle politiche legate all’Erp, soffermandosi sull’inadeguatezza della attuale normativa in vigore. Un dato su tutti: a Sassari, la graduatoria aperta nel 2013 vede attualmente circa 1500 aventi diritto in attesa di alloggio, contro gli 850 dei primi anni del 2000.

Una nuova legge che detti criteri di carattere generale su come affrontare il problema-casa, hanno spiegato l’assessore Sanna e il dirigente Mura, dovrebbe articolarsi su tre pilastri. La costruzione di nuovi alloggi affiancata da una adeguata regolazione e gestione del patrimonio erp; il sostegno del cittadino disagiato nella locazione privata; la compartecipazione pubblica nelle opere di housing sociale. Il sindaco Nicola Sanna, nel corso dell’incontro, ha chiesto espressamente all’assessore Maninchedda che la Regione provveda ad aumentare i fondi per il sostegno ai cittadini in difficoltà che pagano l’affitto. Maninchedda ha sottolineato che la Regione, dal canto suo, ha sottolineato che incentiverà l’housing sociale e l’utilizzo dei fondi europei per l’edilizia abitativa e per l’efficientamento energetico.