La Nuova Sardegna

Sassari

Super-Inps affronta una crisi disastrosa

di Vannalisa Manca
Super-Inps affronta una crisi disastrosa

La situazione dell’Istituto di Sassari-Gallura illustrata dal rappresentante dei lavoratori dipendenti Alberto Farina

28 dicembre 2014
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SASSARI. «Disastrosa. La situazione occupazionale in Sardegna e in particolare nel nord dell’isola é disastrosa. I numeri negativi sono in crescita esponenziale, sembra di essere dentro un tunnel dal quale si intravvedono deboli luci. Insomma, per ora non riusciamo a essere ottimisti»: una riflessione amara per Alberto Farina, l’esponente della Cisl gallurese che da alcuni mesi é stato eletto alla presidenza dell’Inps in rappresentanza dei lavoratori dipendenti. Al suo fianco come vice Fiammetta Sanna, della Confindustria Nord Sardegna, in rappresentanza dei datori di lavoro. Il comitato provinciale, che comprende il territorio di Sassari e di Olbia- Tempio, é composto da 14 membri.

Ex sindacalista. Farina, 63 anni, originario di Bulzi, ha una lunga esperienza da sindacalista, proveniente dall'esperienza metalmeccanica di Porto Torres prima e successivamente dal settore turismo, commercio e terziario. Una vita fatta di battaglie per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, per salvare posti di lavoro, per portare sicurezza in tante famiglie. Oggi il suo operato continua in questa direzione. Il comitato Inps, infatti, si occupa delle decisioni in materia di ricorsi amministrativi sulle prestazioni erogate dall’ente, e partecipa in sinergia con la dirigenza dell’istituto alla individuazione delle priorità in materia sociale. «Ci impegneremo nel nostro ruolo come sempre nell’interesse dei lavoratori e di tutti gli utenti in generale - hanno affermato Farina e Sanna al momento del loro insediamento -, dato che l’Istituto non svolge solo attività previdenziali ma ricopre anche un importante ruolo sociale per i cittadini, compito fondamentale in questo pesante momento di crisi. Noi interverremo puntualmente a loro favore e saremo presenti in maniera efficace».

Gli utenti. Un bacino d’utenza di circa 570mila persone: é questa la popolazione del territorio di Sassari e della Gallura che gravita intorno all'Inps e all'ex Inpdap. Esattamente 500mila Inps e 66.000 ex Inpdap, l'ente che era stato accorpato allo stesso Istituto di previdenza sociale e che si occupa della gestione dei dipendenti pubblici.

Un accorpamento stabilito dalla riforma degli istituti previdenziali, e che nel Nord Sardegna si é riusciti a gestire in maniera morbida, aprendo sportelli dedicati per i dipendenti pubblici: «I servizi sono stati decentrati anche su Olbia - dice Farina - e si sono evitate ai galluresi trasferte a Sassari anche per semplici pratiche, visto che sino a poco tempo fa lo sportello veniva aperto una volta la settimana».

Gestione del sociale. L’Inps si trova a gestire con il territorio una crisi economica atroce. Con le imprese chiuse o che operano in grave difficoltà e chiedono all'Inps di dilazionare i versamenti contributivi dei propri dipendenti. C’é quindi la gestione del sociale, che si chiama indennità di disoccupazione (Aspi e Mini Aspi), mobilità, cassa integrazione in deroga. Il 30 novembre è scaduta la Cig in deroga, un ammortizzatore nato per sostenere le aziende con più di 15 dipendenti, e che invece, proprio per rispondere alla crisi, viene riconosciuta anche a molte altre con organici più ridotti. Tra l’altro, proprio questo ammortizzatore è destinato a scomparire, viste le nuove prestazioni che il governo Renzi intende adottare. Aspi e mini Aspi. Aumenta il numero delle Aspi (presto diventerà Naspi), l’assicurazione per l'impiego che ha sostituito l'indennità contro la disoccupazione involontaria e a regime dal 2017 sostituirà anche l'indennità di mobilità. L’assicurazione prevede l'ampliamento della platea dei soggetti tutelati (tutti i dipendenti del settore privato, compresi gli apprendisti), l'aumento della misura e della durata delle indennità erogabili.

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