La Nuova Sardegna

Sassari

La Vita Consacrata oggi in cattedrale

La Vita Consacrata oggi in cattedrale

Nel pomeriggio incontro del vescovo con religiosi e religiose Una riflessione ecclesiale sulla crisi delle vocazioni

20 dicembre 2014
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SASSARI. I religiosi e le religiose, questo pomeriggio, alle 16, si ritroveranno in Cattedrale, per un momento di preghiera che inaugura l’Anno della Vita Consacrata. Un appuntamento che sarà presieduto dall’arcivescovo padre Paolo Atzei.

La sera del 2 febbraio scorso il Papa ha indetto l'Anno della Vita Consacrata per il prossimo 2015, in concomitanza col Sinodo per la Famiglia, quasi a rilevare il carattere nuziale delle due vocazioni. Il Santo Padre ha voluto così rispondere al desiderio da più parti espresso, che nella Chiesa ci fosse una maggiore attenzione alla vita religiosa e consacrata in genere, che portasse a una conoscenza di questa in tutta la sua realtà e verità, anche mediante l'annuncio nella pastorale ordinaria.

Un'occasione favorevole - ricorda padre Paolo Atzei - ne è stata, senza dubbio la ricorrenza del 50esimo anniversario dei due Documenti del Concilio Vaticano II Lumen Gentium e Perfectae Caritatis, ma è soprattutto la risposta all'esigenza di una attenta, comune riflessione ecclesiale sulla crisi che la vita consacrata oggi sta attraversando, particolarmente nel mondo occidentale.

Molteplici ne sono le cause all'interno delle stesse Comunità religiose, come le malattie, l'invecchiamento, la mancanza di nuove forze fresche e generose. Ma non vanno sottovalutate anche le cause esterne, come la forte denatalità, le sfide che vengono dalla globalizzazione, dall'internazionalità e soprattutto dall'individualismo e dal relativismo teorico e pratico, che desertifica lo spirito. Queste difficoltà sono avvertite anche nella Chiesa di Sassari, che ha visto venire meno, nei recentissimi anni, molte presenze religiose: gli Oblati di Maria Vergine al Cuore Immacolato di Maria, i Domenicani alla parrocchia di Sant'Agostino, i Frati Minori a Bonorva e a Ittiri, i Missionari del Pime, le Figlie di Maria Ausiliatrice, le Figlie della Carità in diversi istituti, le Figlie di San Paolo, le Suore dell'Immacolata a Santa Maria di Pisa, le Missionarie del Sacro Costato a Ploaghe. «Ora se è vero, come è vero - dice il vescovo -, che le persone consacrate "non sono materiale di aiuto ma sono carismi che arricchiscono la diocesi" come afferma Papa Francesco, pensiamo a quale ricchezza è stata privata la nostra Diocesi».

Da qui la riflessione di oggi di fronte a una situazione che pone molti interrogativi e lancia nuove sfide «che - come ha detto il Papa - vanno vagliate alla luce dello Spirito con la guida infallibile del Vangelo».

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