La Nuova Sardegna

Sassari

Piccola pesca in rivolta: «Abbandonati da tutti»

di Gavino Masia
Piccola pesca in rivolta: «Abbandonati da tutti»

Crisi, danni dai delfini e dallo strascico che arriva sotto costa. Operatori alla fame Cinquanta famiglie in difficoltà, inutile anche l’incontro con l’assessore regionale

18 dicembre 2014
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PORTO TORRES. Per gli operatori della piccola pesca è praticamente impossibile trovare un punto preciso del golfo dell’Asinara dove non ci sia la presenza dei delfini che bucano sistematicamente le loro reti. Una situazione critica denunciata più volte all’attenzione delle istituzioni politiche, ma che a distanza di tanti mesi non è cambiata per niente con grave disagio economico per gli oltre 100 operatori che vivono solo dalla pesca.

«Il danno economico che subiamo dai mammiferi diventa incalcolabile se non si dispone di altre reti per uscire a mare – dice un pescatore –, e la situazione che stiamo vivendo da alcuni mesi è davvero critica perché non riusciamo a fatturare neanche il fabbisogno per la famiglia con quel poco pescato che troviamo nelle reti bucate». La piccola pesca chiede inoltre il rispetto della normativa esistente da parte dei colleghi dello strascico: «Che stiano fuori dalle tre miglia – ha sottolineato un altro pescatore –, e soprattutto non distruggano con le loro pescate il novellame».

Una convivenza difficile da sempre quella tra pescatori, che ora lamentano anche la presenza dei diportisti che pescano quotidianamente, che aumenta a dismisura in un momento storico difficile a causa della grave crisi economica che investe tutto il comparto pesca. Chi va per mare per professione spende ogni anno 4mila euro di attrezzature per la pesca, e lo scoramento arriva quando si salpano le reti e si trovano buchi enormi lasciati dai delfini e scarso pescato. Circa cinquanta famiglie vivono dalla pesca, o meglio cercano di sopravvivere sperando che nelle uscite a mare non incrocino i numerosi delfini che stazionano nelle acque del golfo. Il problema è comunque comune a tutte le marinerie dell’isola, ma non si è sinora ritrovato alcun rimedio nonostante le legittime richieste inoltrate dalla categoria dei pescatori alla Regione: nell'ultimo assestamento di bilancio regionale non c’è stata infatti alcuna proposta di stanziamento di risorse a ristoro dei danni subiti dagli operatori della piccola pesca. Anche l’incontro degli assessori alla Pesca di Porto Torres e Castelsardo (Davide Tellini e Maria Speranza Frassetto) con l’assessore regionale alla Pesca - Elisabetta Falchi - si era concluso con un nulla di fatto, prova ne sia che nella Finanziaria manchino le somme necessarie sia per sistemi dissuasori sia per il risarcimento dei danni subiti alle reti. Se si vuole che la piccola pesca sopravviva, é dunque necessario prendere provvedimenti immediati, perché la disperazione sta prendendo il sopravvento e molte famiglie non trovano più regolare sostentamento dal settore ittico.

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