La Nuova Sardegna

Sassari

Saggi

Nel guardaroba della regina. Un'epoca attraverso la moda

Daniela Scano
Al museo Sanna la presentazione del libro ro
Al museo Sanna la presentazione del libro ro

Maria Antonietta d’Asburgo e la sua “rivoluzionaria” passione per le camicie raccontata nel libro di Fabrizio Casu che viene presentato a Sassari al Museo Sanna

18 dicembre 2014
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SASSARI. Una donna “rivoluzionaria”, molto prima che la Rivoluzione la portasse al patibolo. Chi lo avrebbe mai detto? Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, la donna simbolo del mondo artefatto della corte di Luigi XVI, nel privato era una donna dai modi informali e amante della semplicità. Fino al punto di sdoganare la camicia, fino ad allora indumento intimo per eccellenza, e di liberarla dagli ingombranti abiti di corte per farle compiere il primo passo verso ciò che è diventata: un capo di abbigliamento irrinunciabile in qualsiasi guardaroba maschile e femminile. Il primo caso di “underwear” che diventa “outwear”. Un piccolo gesto, quello di Maria Antonietta, ma clamoroso e a suo modo scandaloso, come sempre sono considerate un po’ “indecenti” le novità della moda e del costume.

Non è un caso che il celebre ritratto di Maria Antonietta con indosso la sua “rivoluzionaria” e candida chemise, immortalata nel 1783 da Elizabeth Vigéè Lebrun ne “La reine en gaulle”, sia stato scelto da Fabrizio Casu per la copertina del suo libro “Il lungo viaggio di una chemise, un’epoca attraverso un abito”. Il volume, che ripercorre la storia e l’evoluzione della camicia negli ultimi trent’anni del XVIII secolo e nei primi quindici anni del XIX, sarà presentato domani alle ore 18 nella sala conferenze del Museo nazionale “G. A. Sanna”. Il volume può essere considerato un saggio storico della moda come il suo opposto: la storia raccontata attraverso la moda. Comunque un viaggio affascinante attraverso un’epoca e fenomeno di costume «che in qualche modo – spiega l’autore – rilegge la storia in chiave estetica».

Con il dettaglio della chemise che tanto scandalizzò i cortigiani di Luigi XVI, Fabrizio Casu aggiorna inoltre la biografia di Maria Antonietta e le dà il merito di avere cambiato la storia mondiale “anche” dell’abbigliamento. Ma questo è solo uno dei tanti aneddoti svelati dal libro del giovane autore sassarese. Lo spiega lui stesso nella introduzione del volume: «Osservare questa fase di transizione attraverso la chemise – scrive – è stato come staccare ad uno ad uno i petali di una margherita: ogni petalo un aspetto culturale o un significato da attribuire, ma è stato anche come seguire un filo che corre dall’Inghilterra alla Martinica, che arriva a Parigi e poi a Versailles, che abbandona la Francia per tornare a Londra, che ricompare a Parigi per propagarsi in tutto il mondo civilizzato e che infine, come nelle fiabe, scompare nel nulla».

Saggista di moda, storico del costume e stilista molto apprezzato, con il suo libro Fabrizio Casu ha dato lo spunto agli organizzatori della presentazione (associazione Inner Wheel sede di Sassari Castello) per raccontare anche la storia dell’isola attraverso la camicia. Dopo il saluto di Gabriella Gasperetti, direttrice del Museo sanna, domani il volume “Il lungo viaggio di una chemise” sarà presentato dallo storico dell’arte Alessandro Ponzeletti e da Fabrizio Casu. Della camicia nel vestiario tradizionale della Sardegna parlerà invece Gianmario Demartis, che allestirà ed illustrerà una selezione di capi di vestiario dalla propria collezione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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