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In diecimila ad assaggiare il vino dei produttori

In diecimila ad assaggiare il vino dei produttori

USINI. Ancora una volta “Ajò a ippuntare”, la grande festa del vino nuovo di Usini ha confermato il solito successo. Una manifestazione che continua a crescere di anno in anno facendo registrare uno...

18 dicembre 2014
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USINI. Ancora una volta “Ajò a ippuntare”, la grande festa del vino nuovo di Usini ha confermato il solito successo. Una manifestazione che continua a crescere di anno in anno facendo registrare uno strepitoso successo di pubblico. Anche quest’anno per la tredicesima edizione il piccolo centro del sassarese dalla lunga e consolidata tradizione vitivinicola, il paese del Cagnulari, è stato preso letteralmente d’assalto già dal primo pomeriggio. Migliaia di persone, con un via vai di pullman, auto, taxi e tanta, tantissima gente. Al punto da creare qualche leggero contrattempo agli organizzatori. Infatti la chiusura delle cantine era prevista, come ogni anno, per le 22, ma il protrarsi degli arrivi ha spinto i produttori ad andare oltre l’orario previsto in modo da poter accontentare tutti. I numeri raccontano che sono stati venduti oltre cinquemila bicchieri con le scorte della Pro loco completamente prosciugate, nonostante si sia abbondato in confronto allo scorso anno, quasi diecimila invece i visitatori.

La festa del vino nuovo quindi è ormai un punto fermo tra le tante iniziative di interesse enogastronomico che si svolgono in Sardegna. “Ajò a ippuntare” raccoglie un pubblico variegato, giovani che arrivano con l’intento di divertirsi rallegrando lo spirito con del sano bicchiere di vino, ma ci sono anche i cultori, gli intenditori e gli amanti del buon bere.

Il rito di “Ajò a ippuntare” non è mai tramontato e ha origini secolari: era ed è ancora uno dei momenti magici per il vignaiolo, quello della spillatura. Un momento di verifica avvolto dal mistero. Come sarà il vino della nuova annata? Di solito il rito era ristretto a pochi produttori, spesso capitava il giorno di San Martino. Ci si riuniva e si dava il via al viaggio tra le cantine. Si decantava il nuovo prodotto e se ne esaltavano le qualità. Come per incanto era quasi attesa la frase che si ripeteva ogni anno: “Si, su inu tou est bonu ma su meu est mezzus!” (Si, il tuo vino è buono, ma il mio è il migliore!). “Ajò a ippuntare” ha come grandi e fondamentali protagonisti i produttori che generosamente aprono le loro cantine mettendo a disposizione di tutti i nuovo prodotto, senza il loro contributo non sarebbe esistita. Quest’anno ad aderire sono stati in sedici: Pinuccio Delaconi, Piccoli Produttori Associati, Salvatore Pittalis, Tonino Tedde, Giuseppe Pocobelli, Cantina Tomestighe e C., Azienda vitivinicola Tanarighe, Cantina “Sa domo ‘e su inu”, Francesco Virdisi, Matteo Lai, Gianni Pisanu, Sandro Panzali, Filippo Ezza, Azienda vitivinicola Francesco Fiori, Luigi Fiori, Leonardo Spina.

Un viaggio fatto di gusto ma anche di tanta curiosità e fiore all’occhiello, oltre al vino, rimangono le cantine caratteristiche, quelle più antiche del paese che conservano intatte le meraviglie del tempo.

Franco Cuccuru

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