La Nuova Sardegna

Sassari

Archeoastronomia, convegno in ateneo

Archeoastronomia, convegno in ateneo

Sardegna prenuragica, fenomeni celesti, comunicazione sono gli affascinanti temi dell’incontro in programma domani

18 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il convegno Sardegna prenuragica e fenomeni celesti, archeologia e comunicazione, persino un’affascinante puntata nella Divina Commedia per scoprire alcune peculiari e curiose implicazioni astronomiche contenute nell'opera dantesca.

Non sono che rapidi cenni del IV convegno di archeoastronomia, “La misura del tempo”, promosso e organizzato dalla Società astronomica turritana e dal Circolo culturale Aristeo che da quattro anni condividono gli aspetti e le finalità del progetto.

I temi. Quest’anno lo sguardo spazierà dagli aggiornamenti della ricerca sul campo ai numerosi interventi, di astronomia, di analisi delle fonti e, in particolare, di analisi metrica e geometrica applicata ai monumenti e ai siti preistorici e protostorici della Sardegna.

Sul piano della divulgazione scientifica, il convegno affronterà temi di grande interesse anche per gli studenti con gli interventi dedicati al problema della comunicazione in archeologia e alle curiose e peculiari implicazioni astronomiche contenute nel testo della Divina Commedia, spiegate secondo un approccio didattico utile alle scolaresche che di solito partecipano numerose.

“La misura del tempo”, alla IV edizione, si svilupperà nel corso dell'intera giornata di domani, a partire dalle 10, nell’aula magna e nella sala Eleonora d’Arborea, in piazza Università.

Il programma. Dopo i saluti del sindaco Nicola Sanna, sono previsti gli interventi di Michele Forteleoni (Società astronomica turritana) che aprirà il convegno con il tema “Le domus de janas della Sardegna, aree geografiche a confronto”; Simonetta Castia (Circolo culturale Aristeo) che proporrà lettura e analisi del complesso cultuale-funerario dell’area di Li Muri (Arzachena); Pino Calledda (Osservatorio astronomico di Cagliari) riferirà, invece, dell’esperienza dell’Osservatorio astronomico di Cagliari negli studi di archeoastronomia in Sardegna; Elio Antonello (Osservatorio astronomico di Brera), farà il punto su “Astronomia, paleoclimatologia ed evoluzione umana”; Mario Codebò (Centro ricerche archeoastronomia linguistica) tratterà il tema degli orientamenti al Polo nord nel III millennio Avanti Cristo in Egitto, Turkmenistan e valle dell’Indo.

La sessione finale. Dopo la pausa pranzo, con inizio alle 16, la sessione pomeridiana sarà aperta dall’intervento di Marzia Monaco (La Sapienza), Flavio Carnevale (La Sapienza), Marcello Ranieri (Istituto nazionale di fisica), che presenteranno i risultati dello studio preliminare sulle geometrie e sugli allineamenti astronomici del sito S’Arcu ’e is forros di Villagrande Strisaili. Gli stessi autori proporranno anche, a seguire, un’analisi metrica e geometrica dei circoli megalitici di Punta candela ad Arzachena. Sarà quindi il turno di Giuseppina Marras, archeologa e ricercatrice, che parlerà di “Nuraghi e metrologia”. Ultimi, non certo per importanza, l’archeologo Roberto Sirigu (Casa museo Domus de Maria) che affronterà il tema della comunicazione in relazione al caso delle sculture di Mont’e Prama e Gian Nicola Cabizza (Società astronomica turritana) che chiuderà i lavori con “Lo zodiaco nella Divina Commedia”.

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative