La Nuova Sardegna

Sassari

La manifestazione a Cagliari

Dal Comitato di Cossoine il no alle servitù

COSSOINE. C’era anche il Comitato per il no al termodinamico di Cossoine, alla grande manifestazione di sabato, a Cagliari contro le servitù militari in Sardegna. Una presenza che ha voluto...

15 dicembre 2014
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COSSOINE. C’era anche il Comitato per il no al termodinamico di Cossoine, alla grande manifestazione di sabato, a Cagliari contro le servitù militari in Sardegna. Una presenza che ha voluto testimoniare il fronte comune che si va saldando a livello regionale contro l’esproprio dei territori, delle risorse e delle volontà dei sardi, sia esso per fini bellici o per scopi presunti “green”. Le rivendicazioni a base della manifestazione erano: “liberare la Sardegna dall’occupazione militare; bandire le esercitazioni militari; chiudere le basi della guerra; bonificare le aree contaminate, usate da oltre mezzo secolo come pattumiera bellica”. Ad esse si aggiungevano parole d’ordine più specifiche, portate dalle popolazioni che il problema della presenza militare ce l’hanno tutti i giorni, come il comitato “Gettiamo le basi” di Quirra: «Sospensione delle attività dei poligoni dove si sono registrate le patologie di guerra; evacuazione dei militari esposti alla contaminazione dei poligoni di Teulada, Decimo, Capo Frasca, Quirra; ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle aree contaminate a terra e a mare; risarcimento alle famiglie degli uccisi, ai malati, agli esposti; risarcimento al popolo sardo del danno inferto all’isola; ripudio della guerra e delle sue basi illegalmente concentrate in Sardegna in misura iniqua; impiego delle risorse a fini di pace”. Lo stesso comitato ricorda inoltre che dal 2000 il porto di Cagliari sarebbe a rischio nucleare, potrebbe cioè ospitare unità militari straniere a propulsione e armamento atomico. Rivendicazioni condivise dai comitati ambientalisti, che hanno aggiunto la denuncia del nuovo colonialismo cui è esposta la Sardegna, con i progetti per termodinamici, fotovoltaici, eolici, trivellazioni, che devastano i suoli e non lasciano niente alle popolazioni.

Mario Bonu

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