Avis, 35 anni al servizio di tutti
Domani grande festa per l’associazione che ha numeri da record
PERFUGAS. Saranno festeggiati domani, sabato, i 35 anni di attività dell’Avis di Perfugas. Un traguardo che ha dello straordinario per una delle associazioni di volontariato più intraprendenti dell’intero panorama regionale. L’attivismo che l’ha contraddistinta è diventato un vero e proprio modello. Per ricordare le tante cose fatte in trentacinque anni di vita e per fare il punto su nuovi e possibili traguardi da tagliare, tutti i volontari si ritroveranno alle 9 al Centro congressi per la classica premiazione dei donatori, la posa di una corona d'alloro al monumento dei caduti, la celebrazione della messa e il pranzo conclusivo al Golden gate. Saranno sicuramente in tanti, perché l’associazione conta oggi qualcosa come 208 soci tra donatori di sangue, volontari 118 e di Protezione Civile e collaboratori.
Numeri altisonanti, perché sarebbe come dire che il 15% circa dell’intero paese faccia, seppure con compiti diversi, riferimento all’associazione. I numeri alti giustificano i tanti fronti su cui quotidianamente l’associazione è impegnata. Non c’è infatti la sola raccolta di sangue ma anche altri importanti servizi come la pubblica assistenza per il primo e pronto soccorso in sede o in reperibilità tramite ambulanza 24 ore su 24, il trasporto di anziani e disabili, oltre al servizio di Protezione Civile che li ha portati ad intervenire in diverse aree di crisi. Nella sua sede è stato anche attivato il Sa.Sol. Point n. 23, di cui è referente il presidente in carica Giovanni Demarcus. In 35 anni l’Avis perfughese ha raccolto migliaia di flaconi di sangue, contribuendo a salvare chissà quante vite. Di ciò sono sempre stati orgogliosi i tre presidenti che si sono succeduti nel corso della sua storia: Giovannino Piseddu (dal 1980 al 1987), Raimondo Orecchioni (dal 1987 al 1993) e Giovanni Demarcus, l’attuale presidente, in carica dal 1993. Risale all’82 l’organizzazione della prima festa del donatore. Due anni dopo iniziarono i lavori per la costruzione della sede sociale. Recentemente il Comune ha concesso all’associazione, tramite convenzione, la struttura dell’ex mattatoio, che i volontari hanno ristrutturato e reso agibile, adibendola a deposito per i mezzi e le attrezzature della protezione civile. Anche la dotazione di macchine e mezzi è andata implementandosi negli anni. Oggi l’associazione dispone anche di una barca e delle attrezzature necessarie per il soccorso fluviale e la ricerca dispersi, concesse dalla Regione. «In questi 35 anni – può dire il presidente Demnarcus – è stato realizzato tanto e i volontari non possono che essere orgogliosi di far parte di questa grande famiglia. Ciononostante, essi conservano l’umiltà, l’entusiasmo e la consapevolezza che c’è ancora tanto da lavorare per impegnarsi quotidianamente per il bene di tutti».
Giuseppe Pulina