La Nuova Sardegna

Sassari

PERFUGAS

Avis, 35 anni al servizio di tutti

Avis, 35 anni al servizio di tutti

Domani grande festa per l’associazione che ha numeri da record

12 dicembre 2014
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PERFUGAS. Saranno festeggiati domani, sabato, i 35 anni di attività dell’Avis di Perfugas. Un traguardo che ha dello straordinario per una delle associazioni di volontariato più intraprendenti dell’intero panorama regionale. L’attivismo che l’ha contraddistinta è diventato un vero e proprio modello. Per ricordare le tante cose fatte in trentacinque anni di vita e per fare il punto su nuovi e possibili traguardi da tagliare, tutti i volontari si ritroveranno alle 9 al Centro congressi per la classica premiazione dei donatori, la posa di una corona d'alloro al monumento dei caduti, la celebrazione della messa e il pranzo conclusivo al Golden gate. Saranno sicuramente in tanti, perché l’associazione conta oggi qualcosa come 208 soci tra donatori di sangue, volontari 118 e di Protezione Civile e collaboratori.

Numeri altisonanti, perché sarebbe come dire che il 15% circa dell’intero paese faccia, seppure con compiti diversi, riferimento all’associazione. I numeri alti giustificano i tanti fronti su cui quotidianamente l’associazione è impegnata. Non c’è infatti la sola raccolta di sangue ma anche altri importanti servizi come la pubblica assistenza per il primo e pronto soccorso in sede o in reperibilità tramite ambulanza 24 ore su 24, il trasporto di anziani e disabili, oltre al servizio di Protezione Civile che li ha portati ad intervenire in diverse aree di crisi. Nella sua sede è stato anche attivato il Sa.Sol. Point n. 23, di cui è referente il presidente in carica Giovanni Demarcus. In 35 anni l’Avis perfughese ha raccolto migliaia di flaconi di sangue, contribuendo a salvare chissà quante vite. Di ciò sono sempre stati orgogliosi i tre presidenti che si sono succeduti nel corso della sua storia: Giovannino Piseddu (dal 1980 al 1987), Raimondo Orecchioni (dal 1987 al 1993) e Giovanni Demarcus, l’attuale presidente, in carica dal 1993. Risale all’82 l’organizzazione della prima festa del donatore. Due anni dopo iniziarono i lavori per la costruzione della sede sociale. Recentemente il Comune ha concesso all’associazione, tramite convenzione, la struttura dell’ex mattatoio, che i volontari hanno ristrutturato e reso agibile, adibendola a deposito per i mezzi e le attrezzature della protezione civile. Anche la dotazione di macchine e mezzi è andata implementandosi negli anni. Oggi l’associazione dispone anche di una barca e delle attrezzature necessarie per il soccorso fluviale e la ricerca dispersi, concesse dalla Regione. «In questi 35 anni – può dire il presidente Demnarcus – è stato realizzato tanto e i volontari non possono che essere orgogliosi di far parte di questa grande famiglia. Ciononostante, essi conservano l’umiltà, l’entusiasmo e la consapevolezza che c’è ancora tanto da lavorare per impegnarsi quotidianamente per il bene di tutti».

Giuseppe Pulina

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