La Nuova Sardegna

Sassari

Troppo baccano: sigilli in via Nizza al Boss and Brother

Troppo baccano: sigilli in via Nizza al Boss and Brother

All’interno del circolo tre biliardini e un pugnometro Numerosi esposti dei vicini: «Riposare era impossibile»

06 dicembre 2014
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SASSARI. I vigili urbani ieri mattina hanno eseguito il sequestro preventivo del circolo Boss & Brother, su richiesta della Procura della Repubblica. Gli agenti infatti nei giorni scorsi avevano svolto dei rilievi fonometrici all’interno degli appartamenti del vicinato, e gli strumenti avevano rilevato un inquinamento acustico ben oltre la soglia consentita. Così il titolare del locale è stato denunciato per “disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone” e i vigili hanno apposto i sigilli sulla serranda.

Gli inquilini della palazzina tirano un sospiro di sollievo, perché fino a ieri i vari esposti presentati alle forze dell’ordine non avevano avuto alcun riscontro. I vicini di via Nizza lamentavano infatti il baccano insopportabile che cominciava dalle sette del mattino e andava avanti sino a sera, in particolare durante il fine settimana e in occasione delle partite di calcio trasmesse in tv. I boati per i gol, a detta degli inquilini, facecano sussultare le pareti. E quando non c’era il campionato o la nazionale, allora c’era il rumore del biliardino. Anzi, a dire il vero di tre calcio balilla, e poi delle slot machine. Infine, ciliegina sulla torta, un pugnometro delle giostre. Il potenziale acustico di certo non mancava. Ogni tanto, all’interno del locale, suona anche qualche complesso, con chitarra e amplificatore. Tutte attività sacrosante, all’interno di un locale, che rendono vivace e piacevole la gestione. Però a tanto spirito di iniziativa dovrebbe corrispondere anche un adeguato sistema di insonorizzazione, in modo da rendere il locale compatibile con i bioritmi dei condomini. Tra le proteste c’era anche quella di una famiglia con un bambino di otto anni disabile, con disturbi del sonno, costretto ad assumere psicofarmaci. Non poter dormire a causa della colonna sonora del circolo, per il ragazzino era diventato una fonte di stress insostenibile. E infatti i genitori, dopo aver chiesto a più riprese al gestore di abbassare il volume della musica, e di pretendere maggiore educazione dai frequentatori del circolo, si sono rivolti alle forze dell’ordine. E non solo per lamentare il disturbo della quiete pubblica, ma anche per denunciare minacce, ingiurie e addirittura stalking.

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