La Nuova Sardegna

Sassari

Il monastero di Sorres polo per il nuovo turismo

di Sergio Cuccureddu
Il monastero di Sorres polo per il nuovo turismo

L’amministrazione di Borutta realizza 60 posti letto nell’antico convento Struttura per viaggiatori che vogliono trascorrere vacanze tra cultura e natura

05 dicembre 2014
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BORUTTA. L’amministrazione comunale di Borutta è seriamente impegnata nel ricercare e sviluppare tutte le opportunità che il territorio offre per favorirne e potenziarne lo sviluppo. Tra queste è il turismo religioso che nel piccolo Comune del Mejlogu presenta aspetti rilevanti per la presenza della basilica di San Pietro di Sorres e del complesso monastico benedettino. «Per il nostro territorio è sicuramente una fortuna avere la basilica di San Pietro di Sorres col suo complesso monastico - afferma il sindaco Silvano Arru -. Molti conventi, abbazie e monasteri italiani stanno aprendo le loro porte ai turisti che decidono di soggiornare in Italia scegliendo la formula caratterizzata dall’economicità e dalla ricerca della pace». Intanto l’amministrazione, in riferimento al monastero, ha già appaltato i lavori per la realizzazione di 60 posti letto, ha potenziato notevolmente la cucina e profondamente rinnovato il museo che si trova a lato del monastero. Con l’intento di valorizzare e approfondire le conoscenze delle testimonianze esistenti nel territorio, l’associazione Amici del Romanico, di cui il Comune di Borutta fa parte, ha tenuto di recente a San Pietro di Sorres un convegno della durata di due giorni su “Le cattedrali romaniche tra Sardegna e Mediterraneo occidentale”. L’incontro, al quale hanno partecipato i più autorevoli studiosi di materie medioevali in Sardegna, ha posto particolare attenzione a quegli edifici che hanno svolto le funzioni di cattedrali in Sardegna, in un periodo compreso tra l’XI e Il XII secolo. Di non minore rilevanza, ai fini di favorire il turismo religioso, è la costituzione dell’associazione “Amici della Basilica di Saccargia”, di cui fanno parte l’arcidiocesi di Sassari e i Comuni di Codrongianos, Ardara e Borutta. L’associazione infatti comprende, oltre alla basilica di Saccargia, la chiesa di Nostra Signora del Regno (Ardara), l’abbazia benedettina di San Pietro di Sorres (Borutta) ed edifici comunali edificati tra l’XI e il XII secolo. Vale la pena ricordare che nel territorio di Borutta si trova un’area di grande importanza naturalistica per la presenza di alcune rare specie di pipistrelli. Per tale motivo l’Unione europea ha dichiarato il sito di importanza comunitaria (Sic). Altre attrattive sono il museo della cattedrale di San Pietro di Sorres e il laboratorio di restauro del libro.

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