Alle fiere europee con un marchio unico
Davanti ai tagli regionali gli imprenditori del Nord Sardegna fanno sistema per continuare a promuovere il territorio
SASSARI. La Regione non ha più le risorse per partecipare alle principali fiere internazionali del turismo? No problem: gli operatori del comparto ricettivo del Nord Sardegna, sulla scia di un’iniziativa già collaudata con successo da alcuni imprenditori galluresi e grazie al supporto dalla Camera di commercio di Sassari, proveranno a fare da soli. Unendo le forze e il marchio, che nel 2015 sarà “In Sardegna, a secret to discover”. Uno slogan accattivante, che evoca misteri da svelare e luoghi da esplorare, ispirato alle parole pronunciate del presidente della Commissione europea per il Turismo e il Trasporto Brian Simpson durante una sua recente visita nella terra dei nuraghe. Ma anche una frase promozionale studiata apposta per evitare che - specie in un momento cruciale come questo, dove s’intravede una pur timida ripresa - l’appeal dell’isola svanisca o passi in secondo piano rispetto a quello di altre località più competitive come prezzi.
Così da quest’anno la collaborazione organizzativa si è allargata a tutta la Sardegna settentrionale, coinvolgendo in primis il consorzio “Riviera del Corallo” di Alghero. Parte attiva sarà svolta dalla Camera di commercio di Nuoro, dal consorzio “Sardegna turismo servizi” e da alcune aziende di rilievo del locale settore agro-alimentare. Obiettivo dichiarato: recitare la parte da protagonisti nelle undici più importanti manifestazioni turistiche europee, lanciando il brand dell’isola nel suo complesso, senza inutili (se non addirittura controproducenti) campanilismi. In altri termini: fare sistema. «Questa nuova sinergia - spiega Gavino Sini, presidente dell’ente camerale sassarese - potrebbe essere la ciliegina sulla torta del piano per il rilancio del turismo, perché se è impensabile disertare i luoghi dove si recuperano vacanzieri è altrettanto assurdo presentarsi ognuno con il suo brand. Non c’è dubbio - aggiunge Sini - che da qualche tempo il marketing si sia spostato anche sul web, ma gli albergatori continuano a dirci quanto è ancora importante partecipare alle fiere, fare incontrare gli atomi e non solo i bit». Concetto ribadito da Stefano Visconti, presidente del consorzio “Riviera del Corallo” e di Federalberghi per la provincia di Sassari, imprenditore che da tempo predica la necessità per gli operatori sardi di presentarsi dietro una stessa bandiera. «Ci muoveremo con capitali prevalentemente privati - spiega - e punteremo sui mercati della Scandinavia, del Regno Unito, ma anche di Francia, Svizzera e Spagna».
La pensa così anche Paolo Manca, presidente di Federalberghi Gallura. «Il marchio Sardegna va promosso in nmaniera univoca - chiarisce -, bisogna per forza avere una visione d’insieme». Grande soddisfazione emerge anche dal commento di Agostino Cicalò, rappresentante di Unioncamere Sardegna. «Un Piano fiere come questo - dice - non lo si vedeva da tempo. E anche se l’iniziativa è dei privati, questo non significa che non continui un dialogo intenso con l’assessorato regionale al Turismo, che sa di poter trovare un supporto nelle Camere di commercio.
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