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Spariti i computer dalle scuole medie “Biasi”

Spariti i computer dalle scuole medie “Biasi”

I ladri sono entrati ancora una volta in via Gorizia e hanno svuotato l'istituto delle dotazioni tecnologiche per la didattica

28 novembre 2014
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SASSARI. Del tutto indisturbati i ladri hanno completato il lavoro cominciato lo scorso anno nella scuola media “Biasi” di via Gorizia. Nella notte tra martedì e mercoledì infatti si sono introdotti nell’istituto da un’uscita di sicurezza posteriore e hanno portato via 9 personal computer che venivano utilizzati per far funzionare le lavagne multimediali arrivate, sempre lo scorso anno, grazie al progetto della Regione “Sardegna Digitale”.

Così adesso la scuola è svuotata di tutte le dotazioni tecnologiche che avrebbero consentito ai docenti di applicare i moderni sistemi didattici e di realizzare quel processo innovativo fortemente voluto dal governo regionale. Nella prima incursione i malviventi avevano portato via 8 computer e avevano danneggiato i videoproiettori che comunque sono completamente inutili senza i pc. Stavolta hanno fatto sparire il resto delle apparecchiature sapendo che la scuola non è dotata di alcun sistema di allarme o di sorveglianza e che le porte di ingresso sono facilmente violabili.

Ai dirigenti dell’istituto non è rimasto altro che chiamare le forze dell’ordine mentre i ragazzi mercoledì mattina hanno dovuto attendere, con un rito ormai consueto, che gli agenti terminassero i rilevi per poter cominciare le lezioni. Il furto in via Gorizia, va detto, non è isolato perché alcune settimane fa i ladri sono entrati in azione nella scuola media di via Monte Grappa mettendo in atto lo stesso identico piano. Anche da lì sono spariti i pc e tutte le Lim.

In via Gorizia stavolta il danno ammonta a 7mila euro mentre installare un sistema di videosorveglianza, calcolano i dirigenti scolastici, costerebbe non più di 2mila euro. Ma i controsensi in questa vicenda si moltiplicano perché la Regione Sardegna per ogni singola lavagna multimediale (dotata di pc) ha speso 4mila euro e molti altri denari vengono investiti per la formazione dei docenti. Basti pensare che nell’isola almeno a 4mila insegnanti che diventino formatori per i propri colleghi viene assegnato un tablet Samsung che costa 400 euro. Ma che senso ha, si chiedono in molti, dotare le scuole di tutti questi mezzi se poi gli istituti sono in balia della mancata manutenzione e delle incursioni dei vandali e dei ladri? E a chi spetterebbe la sorveglianza delle strutture? Tutte domande che per il momento non hanno trovato risposta nè in Comune nè in Regione. (g.g.)

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