La Nuova Sardegna

Sassari

Il Comune di Sorso vende l’ex Istituto per i ciechi

di Salvatore Santoni

Immobili e terreni a Pedras de Fogu andranno all’asta per un milione e mezzo Parte dell’area ricade nella zona archeologica vincolata di Santa Filitica

28 novembre 2014
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SORSO. Gli immobili dell’ex Istituto per i ciechi di Pedras de Fogu all’asta per 1,55milioni. L’amministrazione comunale sorsense, guidata da Giuseppe Morghen, pone mano al patrimonio comunale per far quadrare i bilanci e mette in vendita il compendio che si affaccia sul Golfo dell’Asinara. Sono circa 54mila metri quadrati di superficie e quasi 2400 metri cubi di fabbricati, incastonati in una zona tutelata per la presenza del vicino sito archeologico della villa romana di Santa Filitica. Per presentare le offerte c’è tempo fino alle ore 13 del 23 dicembre prossimo.

Gli immobili che andranno a gara sono quelli appartenuti all’ex Ipab, Istituto Pio per i ciechi "A. Marongiu" di Sassari, che si trovano nel territorio di Sorso, in regione Cani Malu – Pedras de Fogu, lungo la strada statale 200 dell’Anglona. Il complesso è stato acquisito al patrimonio comunale nel contesto delle dismissioni delle Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza). Nel caso specifico si trattava dell’Erigendo Istituto Pio per i ciechi. La Regione assegnò gli immobili all’amministrazione comunale di Sorso nel 1989. Qualche anno più tardi, nel giugno 1993, l’assemblea civica del Comune romangino decise di assegnare l’area e le strutture all’associazione “Primavera Onlus” di Alghero, per essere adibito a comunità terapeutica per il recupero dei tossicopendenti. Un contratto, quello stipulato fra Comune e Onlus algherese, la cui durata fu inizialmente prevista in 25 anni ma che si interruppe in modo burrascoso «dopo alcuni iniziali investimenti - spiega la delibera di giunta 209/2014 - e qualche anno di attività, a seguito di una diffida da parte dell’amministrazione comunale».

L’area ricade in una zona urbanistica da sottoporre a riqualificazione urbanistica del Piano urbanistico comunale vigente. Inoltre, parte dei terreni ricadono fra quelli che il Piano di assetto idrogeologico considera a pericolosità di frana media (Hg2), e si trovano oltre la linea demaniale. Per quanto riguarda i fabbricati esistenti, e anche parte dei terreni, c’è da dire che ricadono entro la fascia di rispetto del sito archeologico della villa romana di Santa Filitica, e quindi gli interventi ipotizzabili verranno realizzati solo previo rilascio del nullaosta da parte della Soprintendenza archeologica.

Il bando è stato pubblicato sul sito internet comunale da qualche giorno. Si parte da una base d’asta di 1milione e 550mila euro, con rialzo minimo di 5mila euro. La procedura di gara verrà espletata il giorno 29 dicembre.

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