La Nuova Sardegna

Sassari

Acqua all’Asinara, 200mila euro per la depurazione

di Gavino Masia
Acqua all’Asinara, 200mila euro per la depurazione

Le risorse servono per adeguare gli impianti di Cala d’Oliva Fondi da un bando provinciale e cofinanziamento comunale

19 novembre 2014
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PORTO TORRES. Finisce l’estate e all’Asinara arrivano 200mila euro per l’impianto di depurazione di Cala d’Oliva grazie a un bando per le reti gestite dai comuni. Il progetto sarà concretizzato attraverso un finanziamento ottenuto con la partecipazione al bando della Provincia di Sassari e a un cofinanziamento comunale di 70mila euro: nei giorni scorsi la Provincia ha notificato la graduatoria definitiva e l’erogazione di una prima tranche di 40mila euro. «Siamo riusciti a ottenere risorse per intervenire sul depuratore di Cala d’Oliva – commenta il sindaco Beniamino Scarpa –, che serviranno per tamponare l’emergenza in quella località. Per risolvere definitivamente i problemi dell’acqua sull’isola-parco è però necessario che la Regione sblocchi i 4,2 milioni di euro indispensabili per la sistemazione di tutta la rete idrica».

Nelle scorse settimane il primo cittadino ha sollecitato il presidente Francesco Pigliaru, «e siamo in attesa di una sua risposta per indicarci la disponibilità per partecipare a una riunione della Comunità del Parco e discutere proprio di questo argomento». Almeno per gli ultimi mesi del periodo estivo l’acqua all’Asinara è stata garantita dagli interventi riparatori dell’amministrazione comunale: si è anticipata una quota di 35mila euro per lavori di riqualificazione del servizio idrico integrato, fino alle soglie dell’autunno, intervenendo sulle criticità più urgenti in attesa che i famosi denari regionali finanziati per l’area di crisi fossero svincolati dal patto di stabilità. L’operazione di riabilitazione dell’impianto esistente, con i soldi del bando provinciale, comprenderà tutti gli interventi di adeguamento, nonché il recupero di alcuni manufatti esistenti, la costruzione di nuove vasche e la revisione di varie apparecchiature. Comprese le operazioni di svuotamento e pulizia vasche e di trasporto dei reflui. Le acque recuperate saranno utilizzate per l'irrigazione di aree destinate al verde, o ad attività ricreative, nonché per la possibile irrigazione di colture destinate sia alla produzione di alimenti per il consumo umano e animale sia a fini non alimentari. «Il borgo di Cala d’Oliva è particolarmente frequentato da operatori e turisti durante la stagione estiva – aggiunge Scarpa –: c’è una struttura ricettiva, attività di bar e ristorazione, un diving, un porticciolo e un campo boe nelle vicinanze. L’impianto di depurazione era sottodimensionato e con questo intervento riusciremo a risolvere un problema che si trascinava da due decenni». Qualche anno fa sul Parco dell’Asinara c’era il potabilizzatore per l’acqua, serbatoio che funzionava, abbattimento di cariche batteriche attraverso un filtro, impianto idrico rimesso a posto, raccolta dei reflui e depurazione. Ossia un serbatoio di 150 metri cubi che serviva tutto il paese e che in assenza d’acqua poteva garantire cinque giorni di scorte. Un sistema che funzionava però con la presenza giornaliera estiva, sabato e domenica compresi, di un tecnico: ecco perché diventa importante che - dopo i lavori sul depuratore di Cala d’Oliva - sia garantita la presenza costante dei tecnici per far funzionare senza problemi l’altra metà del territorio di Porto Torres.

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