La Nuova Sardegna

PERFUGAS. Non è un balocco della tecnologia, ma un accattivante strumento didattico. Questa è l’idea che gli ottanta studenti dell’Ipsar di Perfugas dovranno farsi del tablet che hanno ricevuto in dono dalla scuola grazie ad un finanziamento e a un progetto per la digitalizzazione della Regione. Tutto questo nel corso di una cerimonia di consegna alla quale hanno partecipato anche diversi amministratori del territorio. Dai visi sorridenti degli studenti si vede che il “dono” è stato più che gradito. Dall’uso che ne faranno in aula dipenderà d’ora in avanti anche la “gradevolezza” delle lezioni, che di sicuro potranno risultare più varie e stimolanti. Le Professionali di Perfugas sono al momento una delle poche scuole dell’isola (sei in tutto) in cui il progetto “Sardegna digitale” ha finalmente messo radice. La scuola perfughese, infatti, non ha ricevuto in dotazione solo i tablet per gli studenti in età dell’obbligo, ma anche le Lim, vale a dire le lavagne multimediali con le quali potrà cambiare il modo di fare lezione in classe. Ma perché Perfugas e non un’altra scuola? «Il progetto - dichiara la professoressa Rosanna Arru, dirigente scolastico dell’Ipsar perfughese - era in corso da tempo e la Ras ha voluto anticiparne l’avvio in sei scuole scelte perché periferiche, soggette a dispersione e professionali. Questa tipologia di scuola risponde a una scommessa perché è legata a figure occupazionali proprie di un comparto molto importante». Anche l’Ipsar perfughese avrà presto i suoi esperti di Lim grazie al corso di formazione per master teacher. Tra questi è stato individuato il professore Michele Bulla, fiduciario della sede perfughese, cui spetterà, una volta terminato il corso, il compito d’incoraggiare l’uso della didattica multimediale tra i colleghi.

Giuseppe Pulina