La Nuova Sardegna

Sassari

L’arcivescovo Atzei in visita a Bonnanaro

L’arcivescovo Atzei in visita a Bonnanaro

Per la seconda volta tra i fedeli della forania di Sorres: «Si sente il bisogno di una maggiore unità»

16 novembre 2014
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BONNANARO. Nel compiere la seconda visita pastorale nelle parrocchie della forania di Sorres, il vescovo della diocesi di Sassari, Paolo Atzei, è giunto domenica scorsa alle 17 a Bonnanaro. Ad accoglierlo un folto gruppo di fedeli, il parroco don Matteo Bonu, autorità civili, autorità militari e associazioni religiose. Nel porgere il saluto di benvenuto, il parroco ha detto: «Questa comunità è ben cosciente che il vescovo è il padre e pastore della comunità diocesana e quindi di ogni parrocchia. Questa seconda visita vuole rafforzare e favorire la comunione e la partecipazione all’interno della comunità cristiana. Stiamo vivendo tempi davvero difficili e l’invito che proprio il papa ci rivolge è che bisogna tornare a essere cristiani convinti e gioiosi, per essere capaci con la nostra testimonianza, col nostro modo di vivere, con la nostra fede di andare incontro a chi si è allontanato per vari motivi. L’augurio è che la seconda visita del vescovo ci aiuti a crescere la fede ed essere convinti della propria testimonianza cristiana». «Quest’anno è la festa di San Giovanni in Laterano, la prima cattedrale della chiesa di Roma - ha ricordato nell’omelia monsignor Atzei -, quindi la cattedrale capo e madre di tutte le chiese». Ha proseguito poi: «Le caratteristiche peculiarità della chiesa: la santità, l’apostolicità e la cattolicità la fanno essere riconoscibile in tutto il mondo. Per la chiesa essere cristiani è ritrovarsi insieme nell’unica chiesa, all’interno delle tante chiese particolari, perché al loro interno formano l’unica chiesa di Cristo e la sua universalità». Rivolgendosi a don Matteo lo ha ringraziato per le “belle e affettuose parole” con cui lo ha introdotto nella comunità. Pur essendo questa seconda visita più breve della prima, ha spiegato «non è per questo meno percettiva della vita della comunità e dell’attività in qualche modo in un contesto non facile». Ha precisato che la nostra comunità diocesana ha bisogno di una maggiore unità, ha bisogno di un nuovo fervore dei parroci. «Il parroco dev’essere la guida spirituale e morale della comunità. Inoltre abbiamo bisogno di vedere circolare nei nostri paesi di più la carità, la fraternità e la solidarietà. Un po’ com’era un tempo. Oggi le aggressioni dall’esterno, tutti coloro che dicono che la chiesa non conta nulla, il sistema massmediatico, televisivo, giornalistico hanno creato, nei giovani soprattutto, un clima di diffidenza, per cui, in certi contesti, è subentrata anche l’indifferenza». Al termine della messa, il vescovo si è intrattenuto con i fedeli, le autorità, le associazioni religiose e i comitati. La visita pastorale ha avuto un secondo momento mercoledì con la visita ad alunni e insegnanti della scuola media e della scuola materna.

Sergio Cuccureddu

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