La Nuova Sardegna

Sassari

Cooperative forestali strumento di sviluppo

Cooperative forestali strumento di sviluppo

In un convegno a Pattada si è parlato del loro ruolo e si è chiesto alla Regione l’istituzione di un albo

14 novembre 2014
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PATTADA. Il 90 per cento della produzione nazionale di sughero, con 1,2 milioni di ettari di superficie forestale di cui il 48 per cento popolato da boschi propriamente detti: questi i “numeri” della Sardegna emersi di recente nel convegno “Le cooperative forestali: strumento di sviluppo economico, sociale e ambientale” svoltosi a Pattada. Da questi numeri si è partiti per un dibattito sull’importanza della valorizzazione delle cooperative forestali, tema al centro del dibattito promosso dalla direzione nazionale di Confcooperative Fedagri in collaborazione con il Comune , assessorato alle Attività Produttive, e con le cooperative Selva Madre Sardegna e Agrifoglio. Un momento di confronto tra i responsabili delle cooperative forestali di tutta la Sardegna, incontratisi con il presidente del settore Multifunzionalità Fedagri Gianni Tarello, il docente universitario Sandro Dettori, il tecnico agronomo Battista Giannottu, alcuni rappresentanti dell’assessore regionale all’Ambiente Donatella Spano e l’assessore pattadese Gianni Pompedda, vice presidente di Fedagri Confcooperative Sardegna.

Presenti anche i presidenti delle commissioni regionali Lavoro Gavino Manca e Agricoltura Luigi Lotto, il senatore Bruno Dettori ex sottosegretario al ministero dell'Ambiente, rappresentanti di Argea e consiglieri provinciali e sindaci del territorio, su tutti il primo cittadino di Pattada Mario Deiosso.

Con questi esperti si è parlato del ruolo delle cooperative nella salvaguardia del patrimonio boschivo sardo, anche in riferimento alla lotta agli incendi: per valorizzare questo ruolo si è invocata da più parti la necessità di rifinanziare i progetti dei Cantieri Verdi, utili anche per il rilancio dell’occupazione, e si è chiesto alla Regione di proporre le cooperative forestali al centro di una più vasta politica ambientale anche con l’istituzione di un apposito albo. Dall’assessorato regionale all’Ambiente è arrivata una presa d’impegno in favore di quest’ultima richiesta, proprio riconoscendo il ruolo fondamentale delle cooperative. Tra i temi trattati nel dibattito, moderato da Andrea Pilia di Fedagri Confcooperative Sardegna, anche quelli annosi della burocrazia, «elemento di freno alla spendita delle risorse comunitarie», ha detto l’assessore Pompedda, che ha evidenziato il ruolo della cooperazione ricordando che «la cooperazione regionale si candida a svolgere ogni attività forestale collaborando in maniera propositiva con l’Ente Foreste della Regione per raggiungere nuovi importanti traguardi». Una dichiarazione di intenti che è già una realtà, che va però ulteriormente valorizzata. (b.m.)

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