La Nuova Sardegna

Sassari

Dalla Regione non arrivano i fondi

Dalla Regione non arrivano i fondi

Provincia sempre più nel caos: i servizi a disabili e le manutenzioni di scuole e strade non possono essere garantiti

13 novembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Non arrivano dalla Regione i fondi promessi alla Provincia per garantire i servizi messi in pericolo dai tagli e cresce la preoccupazione. «Martedì scorso la giunta Pigliaru avrebbe dovuto deliberare sulla ripartizione tra le Province dei cinque milioni di euro che sono stati assegnati con l’assestamento di bilancio regionale – lancia l’allarme Alba Canu, vicepresidente del consiglio provinciale –. Invece l’argomento ci risulta non sia stato nemmeno messo all’ordine del giorno. E intanto il tempo stringe: se entro il 30 novembre non potremo inserire quel finanziamento in bilancio corriamo il rischio di non poterlo spendere per l’anno in corsoe, quindi, di non poter assicurare l’assistenza ai disabili e la manutenzione di scuole e strade».

La notizia che a Cagliari non si era ancora sciolto il nodo delle quote destinate a ciascun ente è arrivata all’indomani della riunione che la commissione bilancio ha avuto con il segretario territoriale della Cgil Funzione Pubblica, Paolo Dettori, sui problemi sorti nell’assistenza e nel trasporto degli studenti disabili che frequentano gli istituti superiori.

Il presidente della commissione Paolo Bussu ha rilevato come il taglio del 30% al fondo unico abbia comportato «una serie di problematiche sia per gli studenti disabili sia per la manutenzione delle scuole: al momento la Provincia non può garantire la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici e la sicurezza degli studenti nelle aule». E nel 2015 andrà peggio. Bussu ha affermato che per la Provincia sassarese la legge stabilisce un’ulteriore decurtazione di 9.331.857, pari ad un taglio dell’84,67% delle risorse disponibili per i servizi finora erogati. «Questa non è una vera spending review ma l'ennesimo intervento d’emergenza» Per la vicepresidente del consiglio Canu «la scure del governo non solo provoca disagi ai cittadini, ma mette già a rischio il posto di lavoro per centinaia di operai, tecnici, educatori, operatori socio-sanitari, assistenti di base, autisti, e quanti operano nei settori dell'indotto.

Molto critico Angelo Sini, consigliere dei Comunisti italiani, per il quale la norma introdotta dal Consiglio Regionale con l'assestamento di bilancio del 21 ottobre scorso, oltre a confermare la disparità di trattamento tra Province e Comuni, con la sua genericità rischia di non andare in soccorso ai servizi sospesi. Preoccupazione ha espresso anche il consigliere dell’Udc Antonio Canu: «Nel 2015, non riusciremo a mantenere aperte le scuole e le strade provinciali».

E Paolo Dettori, della Cgil Fp, ha annunciato di aver richiesto un ulteriore incontro all’assessore regionale all’Istruzione Claudia Firino sul tema. «Serve una mobilitazione adeguata, e un vertice con i rappresentanti della Regione. Siamo di fronte a un pesante attacco all'occupazione e allo stato sociale». Mobilitazione che in Provincia è cominciata: sono previste, a breve, un serie di iniziative.(p.f.)

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative