La Nuova Sardegna

Sassari

Perfugas, nelle frazioni l’acqua è un miraggio

I residenti si rivolgono alla procura e al prefetto per denunciare i continui disservizi nell’erogazione

11 novembre 2014
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PERFUGAS. Ennesima richiesta all’amministrazione accompagnata con una uguale al prefetto e alla procura di Tempio per evidenziare «la gravissima situazione che si è venuta a creare a seguito della irregolare fornitura di acqua potabile il cui acquedotto è gestito dal Comune di Perfugas». A firmare la denuncia gli abitanti delle frazioni di Sas Tanchittas, Falzittu, Lumbaddu, puleu, Monti Longu, Su Leone e Cabu Abbas. Il disservizio, più volte segnalato all’amministrazione, perdura, inframmezzato di varie promesse di intervento risolutivo, da ben quattro anni. «Viviamo nell’indecenza - si legge nell’esposto inviato alla procura - in quanto la disponibilità di acqua potabile è diventata un miraggio: arriva solo per qualche ora e senza alcun preavviso in qualsiasi momento della giornata o della notte». Oltre al disagio si lamentano anche danni agli elettrodomestici anche per via della scarsa pressione delle tubature e le continue interruzioni. Tra i disagi, numerosi, anche il mancato uso dei servizi igienici e del bagno con conseguenze immaginabili considerando la presenza di anziani, di persone non autosufficienti, di neonati e giovani che frequentano quotidianamente le scuole. Resta del tutto incomprensibile, per gli abitanti della frazione che cinque anni fa siano stati spesi più di settecentomila euro per la costruzione di un acquedotto «che avrebbe risolto tutti i problemi delle frazioni» e che non è mai entrato in funzione. Le conseguenze sono presto riassumibili in un dato, secondo i molti firmatari della denuncia, che più di ogni altro dà la misura del disagio: negli ultimi quindici giorni l’acqua potabile si è avuta, complessivamente, per circa quindici ore. E sempre in orari diversi.

Giovanni Gelsomino

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