La Nuova Sardegna

SASSARI. La celiachia è un'intolleranza permanente ad una componente proteica, il glutine, presente in molti cereali di uso comune come il frumento, la segale, l'orzo ed altri. Si stima che in Italia possa essere colpito da questo tipo di intolleranza un soggetto ogni 100 persone e, purtroppo, la Sardegna ha il triste primato della più alta incidenza tra le regioni italiana. Ora, per chi ne soffre, è più facile trovare a disposizione prodotti privi di glutine, e la ricerca ha fatto passi importanti proprio in Sardegna dove grazie a un progetto del Dipartimento di Agraria sono state realizzate seadas e spianate completamente gluten-free.

Mercoledì prossimo, 12 novembre a partire dalle 8.30 nell’Aula Magna Barbieri del Dipartimento di Agraria (in viale Italia 39 ) si terrà un seminario su “Prodotti da forno gluten-free tradizionali; nuove evidenze e risultati delle ricerche”. La Sardegna vanta circa 70 prodotti da forno di tipo tradizionale e solo pochissimi sono stati formulati per l’uso da parte dei celiaci; è, pertanto, di particolare importanza l’attività di ricerca per lo sviluppo di alimenti gluten-free che simulino i prodotti tradizionali.

Il seminario vuole quindi fornire le notizie più aggiornate in campo medico e tecnologico e dare informazioni sul ruolo dell'Associazione Italiana Celiachia, che patrocina l'evento, nonché mostrare i risultati del progetto di ricerca finanziato con i fondi della Regione e coordinato dal Dipartimento di Agraria in collaborazione con lo Iata-Csic di Valencia e con la Porto Conte Ricerche che ha portato alla produzione senza glutine di due specialità tradizionali come la seada e la spianata.

Partecipano al seminario Giuseppe Pulina, direttore del Dipartimento di Agraria, gli assessori regionali Elisabetta Falchi e Luigi Arru (Agricoltura e Sanità), la preside di Medicina Ida Mura, i rappresentanti dell’Associazione italiana celiachia, Giovanni francesco Allloni e Maria Teresa Russo, i docenti universitari Roberto Manetti, Mara Lucisano, Antonio Piga, Costantino Fadda, Anna Maria Sanguinetti, Elena Lai di Sardegna Ricerche, e Gian Gavino Cossu. Cordina i lavori il giornalista della Nuova Sardegna Pasquale Porcu.