La Nuova Sardegna

Sassari

Paura passata, il rio Salvino è stato ripulito

Paura passata, il rio Salvino è stato ripulito

Comune in azione dopo la polemica tra sindaco e Provincia che sostiene di non avere competenza

09 novembre 2014
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CASTELSARDO. Continua il botta e risposta fra la Provincia e il Comune sulla competenza della pulizia degli argini dei fiume Salvino ma, nel frattempo, l’insistenza dei cittadini nel lanciare l’allarme sulla situazione di pericolo ha avuto la meglio sulla burocrazia ed i lavori per la ripulitura dell’argine hanno avuto inizio. «Alla Provincia compete la pulizia dei corsi d’acqua che ricadono nel territorio di più Comuni, ma se si tratta di corsi d’acqua che ricadono nel territorio di un solo Comune, la sua pulizia spetta all’amministrazione comunale, a maggior ragione quando a ostruire l’alveo sono anche i rifiuti». Così si è pronunciato l’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, replicando alla posizione assunta nei giorni scorsi dal sindaco di Castelsardo, Franco Cuccureddu, a proposito del rio Salvino.

«Avevamo già comunicato all’amministrazione comunale di Castelsardo che, secondo la legge regionale 9 del 2006, che stabilisce la suddivisione di funzioni e compiti degli enti locali, la Provincia non ha alcuna competenza su quel corso d’acqua - precisa ancora Denegri-. L’intervento di qualche anno fa cui si fa riferimento era stato possibile grazie a un finanziamento statale ad hoc e non può quindi considerarsi come elemento da cui trarre una regola generale». Altrettanto fermamente il sindaco Cuccureddu aveva asserito che «i sindaci non hanno alcuna competenza gestionale, tanto meno quella di inviare operai in un sito piuttosto che in un altro».

Per la gioia, ed il sollievo, degli abitanti del quartiere “lu pozzu” venerdì mattina però, una squadra di operai, coordinata da un tecnico dell’Ufficio Tecnico comunale, in poche ore di lavoro, ha liberato il letto del rio da quanto impediva lo scorrimento dell’acqua. Spazzatura, sia sparpagliata che imbustata, rami, sterpaglie e detriti sono stati già asportati ma il lavoro non è finito. Lunedì ci sarà il secondo round, «liberemo anche il letto del fiume – assicurano gli addetti - per un lungo tratto».

La polemica quindi, ha raggiunto lo scopo dal lato pratico anche se sull’argomento è comunque necessaria una maggiore chiarezza dal punto di vista normativo. «Solleciteremo la Regione affinché si pronunci in maniera chiara e definitiva sull’assetto delle rispettive competenze degli enti locali in materia di difesa del suolo – assicura Denegri – reiterando una richiesta già formulata nel dicembre 2013 alla direzione generale della presidenza della Regione, senza peraltro avere avuto mai alcun riscontro. Nel frattempo stiamo procedendo alla progettazione esecutiva degli interventi di manutenzione per una serie di fiumi del territorio caratterizzati da rilevante grado di pericolosità, per un investimento complessivo di 600mila euro».

Donatella Sini

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