La Nuova Sardegna

Sassari

Troppi disagi per l’acqua ma Abbanoa si difende

di Gavino Masia
Troppi disagi per l’acqua ma Abbanoa si difende

L’ente spiega di aver ereditato una situazione critica delle infrastrutture «Stiamo portando avanti diversi interventi per superare le diverse difficoltà»

08 novembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Dopo le accuse dei cittadini sulla gestione Abbanoa che sta creando problemi a getto continuo - anche ieri mattina sono arrivate telefonate al giornale per segnalare la poca salubrità dell’acqua -, questa volta risponde l’ente gestore sottolineando che le cause dei problemi presenti nella rete idrica cittadina sono attribuibili ad altri. «La Società ha ereditato una situazione critica delle infrastrutture e sta portando avanti diversi interventi per superare proprio queste criticità - assicura Abbanoa - e la presenza di tratti di vecchie condotte è un’altra eredità con la quale dobbiamo fare i conti e in diversi casi abbiamo già trovato una soluzione».

L’ente ricorda che negli ultimi anni sono stati eseguiti diversi interventi che hanno portato alla dismissione delle reti usurate e all’attivazione di nuove realizzate in ghisa sferoidale - materiale che garantisce la migliore qualità dell’acqua e una maggiore resistenza -, e per rendersi conto della situazione ereditata Abbanoa consiglia di leggere lo stato di consistenza delle opere redatto dall’ufficio tecnico comunale allegato alla delibera dell’assemblea civica di Porto Torres numero 71 del 29 settembre 2006.

«Abbiamo trovato una mancata suddivisione della rete idrica in due sottoreti distinte - aggiunge Abbanoa -, benché fosse prevista dalle impostazioni progettuali originarie, con carenza di pressione nelle zone a quota più elevata ed eccesso di pressione nelle ore notturne, con rigurgiti e sfiori verso i serbatoi».

Prima dell’avvento dell’ente gestore la situazione della rete idrica era dunque a livello molto precario, secondo Abbanoa, con perdite di ingenti volumi di risorsa, presenza di rotture nelle tubazioni con perdite diffuse a causa sia dello stato di degrado sia delle elevate pressioni notturne. Eppure la città non aveva mai avuto problemi cosi gravi sull’acqua pubblica come negli ultimi anni, quindi diventa naturale per molti cittadini chiedere delucidazioni dai referenti principali dell’ente gestore. Una signora che abita a Torino, per esempio, sta cercando di mettersi in contatto telefonico con Abbanoa da diversi giorni, ma una voce registrata risponde che ci sono problemi sulla linea.

C’è anche la testimonianza dell’imprenditore Massimo Bo, proprietario di un caseificio, che ha vissuto dal 2005 l'angosciante situazione dell'acqua non potabile, fangosa e sporca: «Mi lamentavo più volte al Consorzio industriale di detta situazione, che portò alla chiusura di un anno dell'attività del mio stabilimento all'interno dell'area artigianale, con evidenti danni economici». In quelle occasioni Bo mostrò perplessità sulla situazione della rete idrica cittadina, ma venne ritenuto inopportuno ed ingiustificato il suo "allarmismo": «I responsabili ritenevano infatti che sia nell'area industriale sia su tutto il territorio del Comune l'acqua fosse a norma».

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative