La Nuova Sardegna

Sassari

Gli artieri: «Presi in giro dalla Regione»

di Barbara Mastino
Gli artieri: «Presi in giro dalla Regione»

I tredici precari Agris attendono la promessa stabilizzazione: infruttuoso anche l’incontro con gli assessori Falchi e Demuro

07 novembre 2014
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OZIERI. «Presi in giro dalla Regione». In questo modo si sentono i 13 artieri ex dipendenti precari Agris a quasi un anno dall’approvazione dell’ultimo articolo di legge che stabiliva, almeno sulla carta, la loro assunzione a tempo indeterminato. La loro lunga storia, iniziata nel 2007 con l’inizio delle stabilizzazioni degli operai del settore ippico, sembra non avere mai fine.

Dopo il cambio della guardia alla guida della Regione, l’iter che sembrava ormai arrivato alla fine aveva avuto un brusco stop, allungato anche dalla mancata nomina del direttore generale dell’agenzia Agris. Poco più di un mese fa la nomina era arrivata, facendo ben sperare gli ex precari visto che il nome indicato era quello di Raffaele Cherchi, ex direttore del dipartimento incremento ippico: «persona che ben conosce i problemi del settore e soprattutto che è a conoscenza delle gravi carenze di organico tra gli artieri», era stato il commento dei tredici esclusi.

Le carenze di organico sono sempre state la “carta” giocata dagli artieri: il dipartimento continua ad assumere degli stagionali, creando altri precari («che potrebbero un domani rivendicare i nostri stessi diritti», dicono), e oltretutto, sostiene uno dei portavoce, «deve ancora procedere all’avanzamento in graduatoria dalla categoria B1 alla C di oltre 25 vincitori di un concorso interno del 2006: inutile dire che tale avanzamento di grado libererebbe parecchi posti B1 in agenzia. Senza contare - aggiunge - che i precari Agris degli altri settori sono tutti bene o male impiegati a vario titolo nell’agenzia: gli unici che sono stati dimenticati siamo noi».

Basterebbe semplice buon senso, hanno sempre detto i precari, ma la burocrazia è un’altra cosa, e ora l’insofferenza dei tredici operai non accenna a diminuire, soprattutto, come dicono, per «la carenza di certezze, il continuo rimpallo di responsabilità, le promesse non mantenute, gli inutili viaggi a Cagliari per colloqui senza esito».

L’ultimo incontro si è svolto due settimane fa, quando una delegazione degli ex precari è stata ricevuta dagli assessori all’Agricoltura Elisabetta Falchi e al Personale Gianmario Demuro. «Pensavamo fosse la volta buona - racconta uno dei componenti della delegazione - perché ci avevano fatto capire che bastava una firma congiunta dei due assessori per avere il via libera all’assunzione. Ma una volta arrivati abbiamo capito subito che non c’era accordo, soprattutto perché l’assessore Falchi ha detto che prima di approvare le assunzioni intende procedere al previsto accorpamento delle tre agenzie agricole Agris, Laore e Argea. Crede davvero di riuscire ad accorpare le tre agenzie in un mese?: se il dettato della legge del dicembre 2013 non sarà applicato entro la fine dell’anno si dovrà ricominciare tutto dall’inizio».

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