La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco: «La pulizia spetta alla Provincia»

Il sindaco: «La pulizia spetta alla Provincia»

A Castelsardo Franco Cuccureddu interviene sull’intasamento del rio Salvino nel rione Lu Pozzu

02 novembre 2014
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CASTELSARDO. «La competenza sulla pulizia del Rio Salvino è della Provincia e non del Comune». Lo ribadisce il sindaco Franco Cuccureddu adducendo come prova una nota della Protezione Civile Regionale. La direzione della Protezione Civile regionale infatti, già dallo scorso settembre, aveva risposto alle allarmate segnalazioni dei cittadini del quartiere Lu Pozzu circa l’intasamento del Rio Salvino e il pericolo di incidenti, legati a possibili abbondanti precipitazioni, raccomandando come «nelle more di una rapida soluzione delle problematiche segnalate, da parte della competente provincia» fosse utile «suggerire al Comune la necessità di aggiornare il piano di protezione civile includendo, fra gli scenari di evento, il rischio idraulico».

«Dal 1997 i sindaci e gli organi politici non hanno alcuna competenza gestionale, tanto meno quella di inviare operai in un sito piuttosto che in un altro - prosegue Cuccureddu - il sindaco può giusto emanare ordinanze in casi di “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica” e non si esclude che una volta ottenute le informazioni richieste all’Agenzia regionale del distretto idrografico e accertato tecnicamente, dai competenti organismi, il rischio potenziale, possa adottare anche provvedimenti eccezionali di questa natura. La provincia di Sassari negli anni passati ha provveduto alla pulizia ed alla manutenzione degli alvei fluviali, in quello e negli altri corsi d’acqua che attraversano l’abitato di Castelsardo, evidentemente, ritenendo di averne la competenza. Già dallo scorso anno, invece, nè il rio Lu Pozzu, nè quello di Frigiano, nè quello di Lu Bagnu, che inequivocabilmente hanno origine nel comune di Tergu, sono stati oggetto di interventi di pulizia. Se la Provincia ritiene di non intervenire, pur essendo competente, il Comune è pronto a sostituirsi ma deve essere specificamente delegato/autorizzato, anche alla luce della nota del Prefetto di Sassari sulla farraginosità dell’iter autorizzativo, emanata lo scorso 24 ottobre. Ad ogni buon fine, essendo una problematica che interessa l’intera Sardegna io stesso ho richiesto chiarimenti all’Agenzia regionale del distretto idrografico».

I residenti di via Oristano avevano segnalato già dai primi di agosto che il fiumiciattolo è ostruito da ogni tipo di materiale: barattoli di plastica rami, canne, lattine e spazzatura di ogni genere.

Donatella Sini

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