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Truncu Reale, svizzeri pronti a investire

Vincenzo Garofalo
L'area industriale di Truncu Reale
L'area industriale di Truncu Reale

La società elvetica Kleefeld vuole impiegare 50 milioni per costruire macchinari destinati al settore alimentare

28 ottobre 2014
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SASSARI. Gli svizzeri scommettono sulla zona industriale di Truncu reale. La società elvetica Kleefeld spa, con sede a Biasca, nel Canton Ticino, è pronta a riversare un investimento di 50 milioni di euro nella semideserta area industriale a metà strada fra Sassari e Porto Torres.

Qui la Kleefeld ha prima ottenuto il nullaosta del Consorzio industriale provinciale, ad agosto, e poi, un paio di settimane fa ha avuto il via libera del Comune di Sassari per mettere in piedi una fabbrica per la costruzione di macchinari utilizzati nell’industria alimentare. Una conferenza di servizi con tutti gli enti e i soggetti coinvolti si è tenuta negli uffici tecnici del Comune e ha avuto esito positivo.

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Ora la Kleefeld, che nei giorni scorsi ha avuto anche un incontro a porte chiuse con il sindaco, Nicola Sanna, può avviare il suo progetto che, a regime, distribuirà centinaia di buste paga sul martoriato tessuto sociale ed economico sassarese. Quattrocento sono i posti di lavoro previsti una volta che l’industria di macchinari per la produzione di pasta marcerà a pieno ritmo. Per ora la società svizzera si prepara a mettere in pratica il progetto di “Realizzazione di quattro nuovi fabbricati, di cui uno sarà adibito alla produzione di profilati in lamiera d'acciaio e lavorazioni meccaniche, due adibiti a magazzini, l'ultimo alla portineria”.

Un intervento che prevede anche la creazione di parcheggi, pista ciclabile e aree verdi. La notizia dell’arrivo della Kleefeld a Sassari è stata tenuto nel massimo riserbo proprio su richiesta degli svizzeri, che non cercano clamore mediatico e hanno paura che, come già successo nei mesi scorsi nel Piacentino e nel Ferrarese, la comunità locale non creda nella loro iniziativa e ostacoli la conclusione del programma. In realtà la scarsa fiducia che la Kleefeld ha trovato in passato oltre Tirreno è dovuta ad alcuni partner del progetto, sulla cui affidabilità si sono concentrati i dubbi dei molti contestatori.

Partner che non hanno niente a che fare con il piano di interventi previsti a Truncu Reale. Qui gli svizzeri vorrebbero avviare una fabbrica tutta loro per produrre macchinari impiegati nell’industria alimentare, e vantano come committente principale un colosso della produzione alimentare, la Thomas food, società con sede a Miami, in Florida.

A far scoprire la Sardegna alla Kleefeld è stato il suo neo presidente, Gianni Deriu, manager sardo, originario di Usini. È stato lui a pensare di investire a Truncu Reale, una zona industriale dotata di tutti i servizi ma ancora vergine, visto che inspiegabilmente non riesce ad attrarre imprese. In quell’area industriale su cui il Consorzio industriale provinciale (Cip) riversa molte speranze, finora si sono insediate appena sette aziende, una delle quali è il mattatoio comunale di Sassari, che ancor non ha aperto i battenti. Nell’incubatore costruito con tanti buoni propositi ci sono appena due aziende.

Nonostante questa presentazione poco allettante, Deriu ha puntato gli occhi sulla distesa di lotti immacolati e ha deciso di portare avanti lì il progetto Kleefeld. Fra gli elementi fondamentali che hanno convinto gli svizzeri a scegliere il Sassarese per costruire la loro fabbrica ci sono la posizione ideale di Truncu Reale (a pochi chilometri sia dal porto industriale di Porto Torres, sia dall’aeroporto di Fertilia), e l’assenza nel territorio di criminalità organizzata, aspetto quest’ultimo che consente alla società elvetica di operare serenamente investendo ingenti risorse economiche.

Il programma di interventi approvato nella conferenza di servizi che si è tenuta al Comune di Sassari sarebbe solo un primo passo di un piano di investimenti più complesso, che in un futuro non troppo lontano (si parla della fine del 2015), potrebbe avviare una filiera alimentare con produzioni localizzare proprio nell’area industriale di Truncu Reale.

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