La Nuova Sardegna

Sassari

Contabilità in rosso per le otto Province: Sos alla Regione

Incontro a Palazzo Sciuti e alleanza tra i presidenti degli enti La crisi finanziaria si aggraverà a causa del patto di stabilità

25 ottobre 2014
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SASSARI. «Tutte le Province sarde dovranno sforare il patto di stabilità, con conseguente aggravamento della situazione di crisi finanziaria più volte denunciata, ascoltateci e troviamo insieme delle soluzioni urgenti».

Le Province sarde lanciano l’sos. Rispondendo all’unanimità all’appello rivolto loro nei giorni scorsi da Alessandra Giudici, i presidenti e i commissari delle altre amministrazioni provinciali si sono riuniti oggi nella sala giunta del palazzo di rappresentanza di piazza d’Italia.

Un vertice lungo e complesso, con gli amministratori costretti a fare i conti, nel senso letterale del termine, con gli effetti devastanti di una crisi finanziaria che rischia di travolgere l’intero sistema delle autonomie in Sardegna.

Alla fine, i vertici degli otto enti intermedi hanno deciso di scrivere al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e agli assessori delle Finanze e degli Enti Locali, Raffaele Paci e Cristiano Erriu. «Abbiamo esaminato la situazione finanziaria alla luce delle novità normative emerse con la legge di stabilità – scrivono presidenti e commissari provinciali – e abbiamo valutato le conseguenze prodotte dall’aggiornamento del riparto del contributo della finanza pubblica a carico delle Province».

Risultato, «o si rivedono quantità e modalità del contributo previsto a favore delle Province nella legge regionale del 21 ottobre – è il messaggio rivolto ai vertici della Regione – o qui si rischia di finire tutti in rosso, con gravissimo danno per le comunità locali, che sarebbero privati di servizi essenziali». Al quadro si devono aggiungere gli effetti che produrrà sulle Province la manovra finanziaria annunciata dal governo, di cui le Province sarde discuteranno anche con i colleghi d’oltre Tirreno all’assemblea dell’Upi del prossimo 29 ottobre.

Ecco spiegato perché «si impone un incontro con voi in tempi strettissimi, prima dell’assemblea Upi, per illustrare la situazione e individuare gli interventi praticabili – concludono i rappresentanti apicali delle otto Province isolane – sia in sede di disciplina attuativa della disposizione normativa che ha istituito il contributo regionale, sia in termini di iniziative ulteriori da assumersi da parte della Regione congiuntamente alle Province».

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