La Nuova Sardegna

BENETUTTI. Dall'ossidiana ai nuraghi passando per Monte Prama. A legarli è il filo della tutela e la valorizzazione.

Sono questi alcuni dei temi che verranno trattati questa domenica alle 10 in un convegno organizzato a Benetutti nel salone parrochiale all'interno della kermesse "Le botteghe del Labirinto".

L'incontro servirà a fare il punto sull'archeologia sarda e di riflesso parlare anche dei beni storici e artistici presenti nel territorio di Benetutti, primo fra tutti la domus de janas del Labirinto - dal quale prende il nome la manifestazione - chiamata così perché al suo interno c'è una raffigurazione di un labirinto a spirale.

Gli archeologi sono convinti che l'incisione sia stata fatta in un periodo più recente e non sia, insomma preistorico.

Negli anni si sono espressi in maniera diversa sulla sua età: c'è chi lo colloca in età romana, chi nel VII secolo a. C., chi durante il Medioevo. Ciò non toglie che sia meritevole di attenzione, sia per il fascino in sé che emana, sia per l'originale “location”.

Si conoscono incisioni simili in qualche chiesa, ad esempio, ma quelle di Luzzanas sono le uniche all'interno di una domus de janas in tutta la Sardegna.

Il suo significato probabilmente è legato al passaggio dalla vita alla morte, alla rigenerazione nell'aldilà.

Altri siti del paese sono la tomba di Molimentos, il dolmen "misto" di Maone e il nuraghe S'Aspru, tutti meritevoli di attenzione.

Il convegno prevede gli interventi di: Carlo Lugliè che parlerà dell'ossidiana del Monte Arci, mentre Gianfranca Salis interverrà sul villaggio nuragico de Sa Sedda e sos carros di Oliena, e Alessandro Usai, che traccerà un quadro sugli scavi in corso a Monte Prama e dei suoi giganti di pietra e Giuseppa Tanda sull'insediamento di Iloi a Sedilo.

Il dibattito sarà moderato da Carla Del Vais e Paola Basoli.